Le due “navi della legalità” salpate da Civitavecchia e da Napoli con a bordo 2.600 alunni di 160 scuole di tutta Italia sono appena entrate nel porto di Palermo. Oggi ricordano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel ventennale della stragi di Capaci e via D’Amelio, i due magistrati uccisi a 57 giorni uno dall’altro. A bordo quasi tremila studenti di 250 scuole di tutta Italia. Assieme ai ragazzi ci sono sulla nave di Civitavecchia il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e sulla nave di Napoli i due sottosegretari all’Istruzione, Marco Rossi Doria ed Elena Ugolini e il presidente di Libera don Luigi Ciotti. C’è anche la presenza di una delegazione dell’Istituto “Morvillo Falcone” di Brindisi, dove sabato scorso è morta in un attentato la sedicenne Melissa Bassi. Tutti a Palermo oggi, 23 maggio, data simbolo dell’impegno delle scuole nella diffusione della cultura della legalità e della lotta alla mafia.
Venti anni fa, quando due attentati mafiosi uccisero Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la maggior parte dei giovani non era neanche nata. E di quelle tragedie conservano le immagini che negli anni hanno osservato attraverso tv, libri, giornali, Internet. Oggi, 23 maggio, dopo vent’anni esatti, tornano in quei luoghi, a Palermo, per ricordare quel giorno e ribadire insieme, con forza, il loro ‘No alla mafia’.
L’obiettivo del Viaggio della Legalità e delle manifestazioni che si svolgono: tramandare di generazione in generazione la cultura della legalità e l’impegno a contrastare tutte le mafie. Fin dai banchi di scuola.
Dei due magistrati parlerà anche la mostra fotografica realizzata dall’agenzia ANSA a Palazzo Branciforte, che riapre i battenti dopo i restauri curati da Gae Aulenti. La mostra, intitolata “Falcone e Borsellino vent’anni dopo. Non li avete uccisi, le loro idee cammineranno con le nostre gambe”, sarà inaugurata dal capo dello Stato alle 17.
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