L’uomo che ha ucciso Melissa e ferito altre cinque studentesse davanti ad una scuola a Brindisi intitolata alla memoria di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, finalmente ha un nome. Una bomba fu fatta esplodere appositamente per uccidere. Ora forse, il killer che ha seminato il terrore, ha un volto e un nome: Giovanni Vantaggiato, 68 anni, titolare di un deposito di carburanti agricoli a Copertino, in provincia di Lecce. Dopo 9 ore d’interrogatorio, l’uomo avrebbe confessato: “quella bomba l’ho fatta io da solo. L’ho pensata e l’ho costruita”. Il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, ha detto pero’ che la confessione dell’uomo fermato ‘non e’ soddisfacente”: il movente non convince. Vantaggiato sarebbe rimasto vittima di una truffa di oltre 300 mila euro per una fornitura di carburante e si sarebbe sentito vittima di malagiustizia, poiche’ il processo non era finito con la condanna di tutti gli imputati.
Massimo Bassi, padre di Melissa ha commentato così; «Io non voglio che a pagare per la morte di mia figlia sia uno che non c’entra niente. Non voglio un colpevole, ma il colpevole». Non cerca vendette, il papà di Melissa. «Sai cosa cambia… Da tre che eravamo nella mia famiglia, sempre due resteremo. Melissa non tornerà comunque».
Brindisi: il killer della bomba ha un volto ed un nome, ‘Mia la bomba’
L’uomo che ha ucciso Melissa e ferito altre cinque studentesse davanti ad una scuola a Brindisi intitolata alla memoria di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, finalmente ha un nome. Una bomba fu fatta esplodere appositamente per uccidere. Ora forse, il killer che ha seminato il terrore, ha un volto e un nome: Giovanni Vantaggiato, 68 […]
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