La giustizia del Vaticano concede gli arresti domiciliari a Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa coinvolto nello scandalo Vaticanleaks. Ha collaborato ampiamente, assicurano i suoi avvocati, sottolineando che Gabriele non avrebbe preso soldi, né ci sarebbe una rete dietro di lui. La sentenza è attesa entro pochi giorni.
“Paolo Gabriele ha collaborato molto ampiamente, fin dai primi momenti, con gli inquirenti e con il giudice istruttore. Ha fatto chiarezza sugli atti che lo hanno coinvolto”. Lo hanno riferito gli avvocati Carlo Fusco e Cristiana Arru, difensori dell’uomo. “Dietro Paolo – hanno aggiunto – non c’è nessuna rete di persone né interne né esterne”. I due legali hanno poi confermato la volontà del maggiordomo “di chiedere perdono al Papa”. “Ora chiaramente – hanno spiegato – bisognerà valutare l’opportunità di un tale gesto”.
Oggi a Castel Gandolfo l’Angelus del pontefice.
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