E’ per me una grande passione, un piacere ed un onore scrivere e sostenere la poesia estemporanea, un genere poetico, colto e raffinato, nata sul finire del settecento gli albori dell’ottocento, quando i cosiddetti poeti a braccio – gente dotata di un grande dono di natura e temprata ai duri sacrifici del lavoro della terra ed ai problemi infiniti della montagna – si ritrovavano nelle osterie ed in occasione delle feste paesane a cantare; a fargli compagnia ed a sostenerli un buon bicchiere di vino da sempre dei poeti amico. Un vecchio detto popolare recita:” il tascapane del pastore può essere misero di pane ma non di libri”; può apparire un’antitesi stana ma in realtà mostra la vera umanità di questi uomini, alcuni divenuti poeti estemporanei di primo piano, immersi nella sovrumana quiete della natura che con l’inseparabile libro soddisfacevano la loro sete di sapere. La storia, instancabile scrutatrice di umane vicende, varia al cambiare dei tempi in un continuo evolversi di situazioni e tradizioni ma mantiene ferma l’origine delle cose. In questo preciso contesto si inseriscono, a pieno titolo, i poeti a braccio poiché il loro genere, fantasioso, colto e garbato, penetra nell’animo della gente basta saperla comprendere ed al contempo sostenerla. Oggi, nell’era del computer, coadiuvati da artisti dell’ottava rima, impegnati a vari livelli nei diversi settori della società,ci sono un gruppo di giovani dell’Alto Lazio – Donato De Acutis, Giampiero Giamocante, Francesco Marconi che dotati di alta sensibilità, creativa ed umanità si possono ascoltare anche accompagnati dall’ ancestrale suono dell’organetto e delle ciaramelle nelle diverse manifestazioni poetiche e nelle feste di paese. Insomma gente dedita alla continuazione della tradizione poetica intenta a dimostrare che la forza e la bellezza della poesia, di qualsiasi genere poetico, creano tante sensazioni dei bei momenti di serenità, di cui tutti abbiamo bisogno. Il prossimo venerdì, 3 agosto 2012 alle ore 21.00 – si terrà a Bacugno ( RI )- nel contesto della ricorrenza della Madonna della Neve, cui è dedicata la chiesa parrocchiale del paese, nel suo sagrato, imparagonabile scenario naturale dell’alta Valle del Velino, incastonato tra i monti – la tradizionale esibizione poetica a braccio tra artisti del’Abruzzo, della Toscana, del Lazio. Ad organizzarla, nei minimi particolari, con lo sprint e l’entusiasmo degli anni verdi, l’artista dell’ottava rima, figlio di Pietro De Acutis, Donato, valente poeta estemporaneo, giovane promessa dell’umanità, del paese, della vita, del canto a braccio. Per l’Abruzzo saranno presenti Berardino Perilli – pastore transumante di Campotosto, decano di tale genere poetico – ed il professor Marcello Patrizi di Montereale. Essa contempla anche il canto a terzine e quartine accompagnate dalla ciaramella, dall’organetto e la chitarra per gli stornelli. Sarà una serata indimenticabile fatta di sorrisi, emozioni e tanta creatività, un’incontro all’insegna della cultura, del sapere e dell’innata capacità degli estempori cantori di dimostrare la loro bravura cimentandosi nelle ferree regole dell’ottava rima che prevedono otto versi totali di cui sei a rima alternata e gli ultimi due a rima baciata con obbligo di concatenamento. Essi non conoscono solo la poesia , i temi , i ritmi, ma soprattutto la capacità di improvvisare e rielaborare, in un momento, la sua arte rimettendola in gioco nel naturale contrasto quindi una forte capacità di intuire e di fare e che son il vero primo significato di ogni genere poetico; senza voler rimettere, per carità, in discussione la memoria in quanto biblioteca di un mondo , di un’anima, essenza stessa della poesia. Il mio grazie di cuore a Donato De Acutis per l’impegno profuso al servizio del canto a braccio e l’invito ai lettori di questa testata giornalistica affinchè partecipino alla splendida serata ed imparino ad apprezzare la bellezza,la freschezza della poesia estemporanea ed i suoi artefici principali che con animo nobile, umile e sincero sono vicini alla gente e alla poesia. Di seguito l’ottava di salutovalla manifestazione canora.
Come la primavera col suo manto
mostra la più bizzarra fantasia
e non disdegna sotto un lieto ammanto
di offrirti contrappunti d’armonia
così Bacugno con rituale canto
non ti nega il tre agosto la poesia
partecipate in massa e con passione
ci siamo tutti, sarà un’emozione!
Namdo Giammarini
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