I Giovani Imprenditori di Confindustria L’Aquila tornano sulla proposta congiunta espressa nei giorni scorsi dal Presidente della Piccola Industria e dall’Università dell’Aquila in ordine alla destinazione d’uso dell’area ex Italtel.
“Concordiamo sul fatto che sia opportuno individuare un’area a vocazione prettamente improntata al divertimento notturno – dichiara Pierluigi Panunzi, Presidente G.I. – ma dissentiamo dall’idea di insediarla proprio in un’area industriale”.
L’ex Italtel sembra aver scatenato tanti appetiti, “ma ricordiamoci che è stata scelta e acquistata dal Comune e dalla Provincia di L’Aquila con un preciso obiettivo: favorire l’insediamento di nuove imprese. E sembra evidente che all’uopo è strumentale un incubatore d’impresa.
Quell’area deve essere messa a disposizione di chi abbia dimostrato con i fatti di essere in grado di gestirla a fini imprenditoriali, secondo un progetto che sia economicamente utile alla città, ai giovani che hanno voglia di mettersi in gioco e fare impresa.
Ci rivolgiamo dunque al sindaco Cialente – prosegue il Presidente – per ricordare che un incubatore d’impresa non significa solo luogo fisico, sede dove insediare le aziende, bensì risorse, know how, formazione… messi a disposizione di quanti, preferibilmente giovani, vogliono investire su se stessi e su L’Aquila.
Lo stesso Ministro Passera, prima di emanare il Decreto Sviluppo, si è recato presso la sede trevigiana di H-Farm per cercare di capire le ragioni del successo: la presenza all’Aquila di Maurizio Rossi – il fondatore di H-Farm venuto nella nostra città lo scorso 6 luglio nell’ambito di “L’Aquila start up city, Innovazione e imprenditorialità diffusa per la rinascita della nostra Città” – era l’occasione per fare una valutazione concreta circa un incubatore innovativo in città. Le esperienze tracciate da H-Farm e da altri incubatori italiani illustrate durante l’incontro erano una sicura base di riflessione. Fatti, dati e numeri: capita di rado”.
Anche un occhio alle realtà internazionali – una per tutte quella di Israele dove da più di 20 anni le istituzioni sono vicine e partecipano al lancio di iniziative innovative, avvicinando così investitori privati e fondi internazionali – è uno stimolo a guardare oltre le esperienze proprie, qualche volta più vicine alla punta dei piedi che all’orizzonte transnazionale.
“Chiediamo ufficialmente che l’Amministrazione della Città faccia proprio il progetto dell’incubatore di impresa e che su questo assuma una posizione, anche transitando per un incontro con le parti proponenti al fine di definire una soluzione condivisa con la quale passare ai fatti e non farci dilungare in altre chiacchiere”.
Lascia un commento