Combattere l’endometriosi, prevenirla e riconoscerla: è uno degli impegni del Ministero per le Pari Opportunità, che non intende “abbassare la guardia su una patologia che è ancora sottovalutata, è causa di infertilità per le donne che ne soffrono ed è anche parzialmente invalidante con conseguenti riflessi negativi nella vita privata, sociale e lavorativa.Una malattia di genere che può dare origini a discriminazioni per le donne.” E’ il messaggio inviato dal Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, al Presidente della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus (FIE), Prof. Pietro Giulio Signorile, in occasione del Congresso internazionale ”Interferenti Endocrini: Endometriosi ed Infertilità”, in corso oggi a Roma.
Al Congresso parteciperanno i rappresentanti di alcune tra le più importanti istituzioni scientifiche, e sarà l’occasione per presentare una recente scoperta su uno dei fattorei scatenanti della malattia.
L’endometriosi è una malattia di genere cronico, che ha un decorso progressivo che limita o addirittura impedisce la vita professionale, sociale, familiare, affettiva. Secondo una stima della Commissione Sanità del Senato, in Italia circa 3 milioni di donne soffrono di questa malattia, 14 milioni in tutta l’Europa. Da circa un anno il Ministero per le Pari opportunità è in prima linea nella tutela delle donne che ne soffrono, grazie a un protocollo firmato insieme a FIE, INAIL, INPS e IAS, con il quale si impegna a sostenere la ricerca e promuovere una campagna di informazione contro l’endometriosi allo scopo di battere ogni forma di discriminazione contro le donne che ne sono affette.
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