L’ordinanza con la quale il gip il 10 agosto ha imposto di fermare gli impianti sequestrati ”si sostanzia nell’usurpazione dei poteri attribuiti ad altri organi” giurisdizionali, come Riesame e procura (”a cui spetta l’esecuzione del sequestro”). Lo scrive il presidente Ilva, Bruno Ferrante, in uno dei due appelli depositati oggi.
Per il ricorso Ilva, l’ordinanza del 10 agosto e’ anche ”affetta dalle piu’ radicali forme di abnormita”’, ha un contenuto ”incompleto”, ”viola le procedure di esecuzione delle misure cautelari”.
Con la seconda ordinanza, dell’11 agosto, il giudice Patrizia Todisco aveva revocato Ferrante dall’incarico (conferitogli dal tribunale del Riesame) di custode ed amministratore delle aree sequestrate. Proprio riferendosi all’ordinanza del 10 agosto, Ferrante e i legali dell’Ilva scrivono che il giudice Todisco ha compiuto una ”inamissibile prevaricazione di funzioni proprie di altri organi del magistero penale, in violazione del principale principio accusatorio, i cui riflessi economico-sociali non occorre ribadire”.
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