Comprate in Romania per 200 euro e portate in Italia a prostituirsi sui viali della periferia di Prato: questo il destino di almeno 10 ragazze di 15, 16 e 17 anni, finite nelle mani di due gruppi criminali guidati da romeni e albanesi. All’inizio si contendevano la supremazia sul territorio nel controllo delle prostitute; poi sono passati a una reciproca tolleranza. I componenti dei 2 gruppi criminali sono stati arrestati questa mattina dalla Squadra mobile della questura di Prato. Sette le persone arrestate, tra cui 2 donne, accusate di reati molto gravi: tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione, anche minorile, ed estorsione.
Le indagini della polizia erano partite lo scorso anno dopo che una giovane prostituta aveva subito un tentativo di rapimento da parte di due persone. In quell’occasione l’intervento di una volante della Polizia, chiamata da alcuni cittadini, aveva messo in fuga i due rapitori.
Restano ancora da eseguire 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di rappresentanti delle due organizzazioni che reclutavano le ragazze in Romania per trasportarle in Italia. Da Prato, secondo quanto emerso dagli accertamenti, la richiesta di giovani da avviare alla prostituzione era costante; in un anno ne sarebbero arrivate una quarantina.
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