Il Teatro del Carcere Circondariale dell’Aquila (Loc. “Costarelle” – Preturo) è stato il luogo d’incontro tra lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, alcuni i detenuti e una rappresentanza di studenti aquilani.
Alla presenza della giuria del Premio Laudonia Bonanni, presieduta dall’Assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila, Stefania Pezzopane, sono state lette le poesie dei vincitori della sesta edizione del concorso nazionale di poesia riservato ai detenuti dei penitenziari italiani.
Sono stati proclamati vincitori ex-equo Massimo Balsamo e Roberto Lacalamita; secondo posto per Katia Di Stefano. Il premio è stato simbolicamente ritirato dal vice-presidente di Carispaq.
Il recital di poesia è proseguito con la lettura di alcuni versi di Tahar Ben Jelloun che ha risposto poi alle domande fatte dai detenuti e dal pubblico presente. “Il razzismo è nel nostro DNA ed è impossibile debellarlo” è stato il tema forte introdotto da Tahar Ben Jelloung che poi ha aggiunto: “spetta agli educatori combatterla in tutte le forme possibili”
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