Quarta giornata di campionato e quarta sconfitta per L’Aquila Rugby 1936, che questa volta cede il passo al più quotato Petrarca Padova con il passivo di 3-32.
L’Aquila regge l’incontro per circa venti minuti, e sotto la pioggia battente del Fattori sembra non esserci divario tecnico e organizzativo tra le due squadre. L’effetto saponetta del pallone copre il divario per poco tempo però: L’Aquila non riesce ad esprimere il lavoro fatto in allenamento, e si vede. Su sei rimesse laterali a proprio favore nel primo tempo, i neroverdi non ne capitalizzano nessuna, e sull’indisciplina nei punti di incontro concede troppi calci di punizione agli avversari, che tuttavia nella prima frazione realizzano in una sola occasione: al 6′ con l’estremo Menniti. Ai tre punti degli ospiti risponde poco dopo Sebastiani con un altri calcio di punizione, ma L’Aquila è tutta qui. L’insistenza dei tuttineri viene premiata dalla meta di Ansell (man of the match) al 23′ del primo tempo, ma la difesa neroverde tiene duro, ed il primo tempo si conclude con il parziale di 3 a 10.
Nel secondo tempo viene fuori la superiorità petrarchina, che va prima in meta con Travagli e poi, nel momento migliore dei padroni di casa, con Bettin. In pieno recupero il signor Roscini accorda una meta tecnica agli ospiti per un fallo in mischia aperta, decisione quantomeno opinabile visto che gli avanti neroverdi hanno commesso il fallo in questione in prima fase.
C’è ancora tanto da lavorare per Lorenzetti, ma soprattutto per Akurangi: è vero che il pacchetto di mischia aquilano era privo di elementi di spessore come Milani e Zaffiri, ma le statistiche in touches e mischie chiuse sono tutt’altro che incoraggianti, problema questo che si protrae dall’inizio del campionato. Buona la prestazione del Petrarca, che vince e guadagna il punto bonus, utile a consolidare il proprio primato in classifica.
Fabio Zenadocchio
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