“Un centimetro di Tav ha lo stesso costo di una borsa di studio annuale per un ricercatore universitario, ovvero circa 23.500 euro” e “un metro di Alta velocità brucia cento assegni di ricerca”. E’ quanto affermato da Winfried Wolf, economista dei trasporti tedesco, secondo cui, “questa cifra rappresenta, meglio di tante parole, il dramma del vostro Paese, che preferisce creare ulteriore debito anziché investire nell’economia reale, nel lavoro e nell’istruzione”. Nel frattempo, il comitato europeo No Tav lancia un appello al premier Monti, già sottoscritto da più di 1.000 professori universitari, e da oltre 15 mila cittadini, invitandolo al ripensamento del progetto di linea ferroviaria Tav della Val di Susa e, di conseguenza, delle altre “Grandi opere inutili”, così come definite dal Forum omonimo, costituitosi durante Firenze 10+10, in corso fino all’11 novembre. Il Comitato europeo sottolinea gli enormi costi di realizzazione, sproporzionati rispetto ai reali vantaggi dell’opera: “svantaggi di natura economica, energetica ed ambientale”.
Tav, “un metro di Alta velocità brucia cento assegni di ricerca”
“Un centimetro di Tav ha lo stesso costo di una borsa di studio annuale per un ricercatore universitario, ovvero circa 23.500 euro” e “un metro di Alta velocità brucia cento assegni di ricerca”. E’ quanto affermato da Winfried Wolf, economista dei trasporti tedesco, secondo cui, “questa cifra rappresenta, meglio di tante parole, il dramma del […]
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