“Un importante traguardo nella lotta contro una violazione dei diritti umani, contro una violenza ingiusta e inaccettabile a cui sono sottoposte ogni anno circa tre milioni di donne e bambine”. Cosi’ il ministro del Lavoro Elsa Fornero, commenta la prima risoluzione di denuncia contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) adottata ieri dall’Assemblea generale dell’Onu.
La risoluzione richiama gli Stati membri a promuovere e realizzare non solo attivita’ di sensibilizzazione e formazione, ma anche misure punitive, al fine di eliminare questa pratica che causa gravi danni e provoca conseguenze immediate e a lungo termine.
Piu’ di 110 Paesi, hanno co-sponsorizzato la risoluzione. L’Italia si e’ particolarmente distinta nell’azione di sensibilizzazione internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, conquistando un ruolo di interlocutore privilegiato e partner occidentale di riferimento con i Paesi africani, nel pieno e costante supporto e rispetto della loro piena ‘ownership’ nell’iniziativa di presentare una risoluzione di condanna contro le Mgf all’Assemblea generale.
“Negli ultimi anni- sottolinea il ministro del Lavoro-, l’Italia ha stabilito un rapporto solido e costruttivo con il Gruppo africano, frutto di un intenso sforzo politico e diplomatico, che ha portato il nostro Paese a svolgere il compito di negoziatore della risoluzione per conto dell’Unione Europea” e per questo, nelle parole della Fornero, “l’immagine dell’Italia alle Nazioni Unite risulta, ora piu’ che mai quella di un Paese particolarmente impegnato per i diritti delle donne e delle bambine, capace di avviare un dialogo anche su temi sensibili quali quello delle Mgf per i Paesi africani. Risulta quindi necessario proseguire gli sforzi fatti finora, capitalizzando la forte credibilita’ costruita nel tempo sia con l’azione politica sia attraverso la cooperazione allo sviluppo”.
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