L’Aquila, Imprudente: ‘il gioco dello scaricabarile del Sindaco continua senza sosta’

Alcuni disagi ai vari complessi del Progetto Case si sono verificati a causa di un dipendente del Comune. Il Piano Neve non ha funzionato e la città è rimasta semiparalizzata per colpa di un dipendente che non si è svegliato. I dipendenti del Comune sono scortesi con i cittadini ed è loro, quindi, la colpa […]

Alcuni disagi ai vari complessi del Progetto Case si sono verificati a causa di un dipendente del Comune.
Il Piano Neve non ha funzionato e la città è rimasta semiparalizzata per colpa di un dipendente che non si è svegliato.
I dipendenti del Comune sono scortesi con i cittadini ed è loro, quindi, la colpa della cattiva immagine e del pessimo rapporto che la Municipalità ha con i suoi utenti.
Il gioco dello scaricabarile del Sindaco Massimo Cialente continua senza sosta. Se la ricostruzione non va avanti e i soldi non arrivano per assistere adeguatamente la popolazione, la colpa era di Chiodi, oggi è del Governo attuale (in alcuni casi, perché in altri l’indifendibile Ministro Barca trova in Cialente un vero e proprio scudo umano), domani chissà. Le tante situazioni disastrose causate dal Comune, che creano disagi pesanti ai cittadini, sono invece esclusiva responsabilità dei dipendenti.
E’ il caso di smetterla con questi atteggiamenti infantili.
Tutti questi disservizi hanno un solo, unico responsabile: il Sindaco dell’Aquila e la sua allegra squadra che tutto fa, tranne che operare nell’interesse degli Aquilani. E’ solo a causa della pressappochismo nell’organizzazione generale della macchina amministrativa – competenza della Giunta comunale – che si generano questi problemi. Se poi il Primo Cittadino ha notizia che ci siano dei dipendenti singoli che non svolgono bene il loro lavoro o che tengono un comportamento inadeguato, verifichi prima e segua le procedure senza premeditazioni. Si confronti con i dipendenti prima di sparare a zero sulla stampa, con finalità che sono solamente di carattere demagogico.
Prima di prendere certe posizioni ridicole, il Sindaco esca dalla sua stanza di Villa Gioia e si faccia un giro negli uffici; verifichi di persona le condizioni di lavoro dei dipendenti; si renda conto con i suoi occhi della situazione disastrosa in cui lui ha ridotto le strutture comunali e dei disservizi che crea ai cittadini. Una volta completato questo tour, forse ci rifletterà un po’ prima di prendere carta e penna e di abbandonarsi a espressioni quantomeno risibili.

Emanuele Imprudente

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