Ricorso “eccessivo” al parto cesareo. Lo definisce tale la relazione sullo stato sanitario dell’Italia nel 2011. Il numero di parti con taglio cesareo nel 2010 risulta di circa 211.000, evidenziando il permanere di un eccessivo ricorso al taglio cesareo nonostante il rischio di morte materna sia di 3-5 volte superiore rispetto al parto vaginale e la morbosita’ puerperale di 10-15 volte superiore. La variabilita’ sul territorio e’ molto elevata: in generale sono le Regioni del Sud ad avere un tasso di cesarei superiore al 40% e a presentare anche una notevole variabilita’ all’interno della Regione e presenza di strutture con tassi di cesarei eccezionalmente elevati. La fonte informativa Cedap e’ stata analizzata per classificare i tagli cesarei secondo le classi di Robson e l.ampiezza del punto nascita.
La classificazione ha tra i suoi obiettivi quello di suddividere i parti in un numero limitato e riproducibile di classi omogenee per tipo di gravidanza anamnesi ostetrica e andamento del parto, comparabili tra diverse aree geografiche e diversi punti nascita.
Ricorso “eccessivo” al parto cesareo, 211 mila nel 2010
Ricorso “eccessivo” al parto cesareo. Lo definisce tale la relazione sullo stato sanitario dell’Italia nel 2011. Il numero di parti con taglio cesareo nel 2010 risulta di circa 211.000, evidenziando il permanere di un eccessivo ricorso al taglio cesareo nonostante il rischio di morte materna sia di 3-5 volte superiore rispetto al parto vaginale e […]
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