A Natale gli italiani non hanno risparmiato sul menu: sono stati spesi 2,5 miliardi di euro, il 10 % in piu’ rispetto allo scorso anno, ma all’insegna della sobrieta’. Nel 21% delle case non e’ avanzato proprio niente anche per effetto della crisi che ha spinto a contenere gli sprechi senza rinunciare pero’ al tradizionale cenone della vigilia e al pranzo di Natale che nove italiani su dieci hanno trascorso a casa con parenti. E’ quanto rende noto la Coldiretti Una analisi della Coldiretti/Swg evidenza che comunque in un altro 54 per cento delle famiglie italiane la quantita’ di cibo avanzata e’ comunque ridotta o modesta. “La tendenza a ridurre gli sprechi – ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini e’ forse l’unica notizia positiva della crisi in una situazione in cui in Italia sono aumentate del 9% le persone costrette a ricevere cibo o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case”.
Gli italiani indigenti che hanno ricevuto pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit che distribuiscono le eccedenze alimentari hanno raggiunto – sottolinea Coldiretti – quasi quota 3,7 milioni, il massimo dell’ultimo triennio, secondo la relazione sul ‘Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2012′, realizzata dall’Agea.
L’attenzione alla riduzione degli sprechi sulle tavole del Natale si e’ manifestata secondo l’indagine Coldiretti/Swg una spesa piu’ oculata nel 34% dei casi ma nella maggioranza del 62% utilizzando quello che avanza nei giorni successivi magari combinando altre ricette. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare – continua la Coldiretti – un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in piu’ puo’ essere facilmente caramellata per diventare un ottimo “torrone” mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie.
E per dare un nuovo sapore ai dolci piu’ tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo e’ una scelta che – conclude Coldiretti – fa bene all’economia e all’ambiente con una minore produzione di rifiuti in un momento come le festivita’ di Natale in cui peraltro c’e’ una maggiore disponibilita’ di tempo libero e sono in molti a cogliere l’occasione per dedicare un po’ piu’ di tempo ai fornelli.
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