La battaglia di Giulio Petrilli merita la solidarietà

La battaglia iniziata da tempo da Giulio Petrilli che sta portando avanti con lo sciopero della fame, merita la solidarietà di tutti coloro i quali credono ancora nel rispetto della costituzione e dei valori sociali e civili. E’ giunto il tempo che venga riconosciuto il risarcimento per l’ingiusta detenzione che Petrilli ha subìto dal 1980 […]

La battaglia iniziata da tempo da Giulio Petrilli che sta portando avanti con lo sciopero della fame, merita la solidarietà di tutti coloro i quali credono ancora nel rispetto della costituzione e dei valori sociali e civili. E’ giunto il tempo che venga riconosciuto il risarcimento per l’ingiusta detenzione che Petrilli ha subìto dal 1980 al 1986. Soprattutto alla luce della recente condanna che l’Unione Europea ha inflitto all’Italia sui diritti dei detenuti. L’ingiusta detenzione di Petrilli, sancita da una sentenza definitiva del 1989 non può essere dunque disattesa. Quanto afferma e sancisce oggi la Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo mortifica ancor più la nostra nazione e tutti coloro i quali attendono il dovuto risarcimento. La battaglia di Petrilli è la conferma che nel nostro sistema non esiste solo lo spread finanziario, ma come ha sottolineato il Santo Padre purtroppo esiste anche uno spread sociale.

Giampaolo Arduini

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