Le prodezze di Mirante e uno splendido gol di Sansone consentono al Parma di bloccare sul pari la corsa della Juventus che ora torna sulla terra e comincia a sentire il fiato della Lazio che, anche se con un po’ di fatica, supera alla distanza l’Atalanta e si porta a tre punti dalla testa. I romani cominciano a credere allo scudetto mentre i bergamaschi schiumano rabbia perche’ sul gol del vantaggio Floccari si e’ aiutato con una mano. In scia prosegue la corsa del Napoli che batte 3-0 un Palermo sempre piu’ impelagato in zona retrocessione. Segnano malamente il passo Fiorentina e Roma: ma mentre i viola perdono 3-1 a Udine contro un’avversaria in salute e possono comunque recriminare per due decisioni arbitrali discutibili, la Roma fallisce l’ennesimo appuntamento per riportarsi in zona Champions. Senza Totti e De Rossi cade a Catania (dove non vincono da oltre 40 anni) e sprofonda a centro classifica: per Zeman la stagione comincia a essere deficitaria, per la societa’ si profila il secondo flop consecutivo. Detto del posticipo Sampdoria-Milan, terminato senza reti, nelle altre partite importanti punti salvezza per Torino e Cagliari, ma e’ una giornata contrassegnata da forti polemiche arbitrali per le protesta di Fiorentina e Atalanta.
Gara molto equilibrata al Tardini con il Parma che tiene testa alla capolista creando occasioni con Belfadil. Poi la Juve sale di tono e Mirante e’ protagonista, in particolare su una punizione di Pirlo. Ma poi nulla puo’ su un’altra punizione di Pirlo, che viene deviata da Biabiany. Poi i bianconeri controllano ma il Parma ha una fiammata che cambia la gara: dopo un errore di Vucinic Paletta lancia Sansone che con una conclusione precisa supera Buffon. E’ il terzo gol decisivo per il pupillo di Donadoni. E cosi’ la Lazio rosicchia due punti alla capolista: i biancazzurri passano con l’ex Floccari ma l’Atalanta e’ furibonda perche’ l’attaccante tocca il pallone con la mano prima di concludere in porta. Gli ospiti vanno nel pallone e si confezionano il ko con un colpo di testa di Brivio. Tutto facile per il lanciato Napoli di Mazzarri che subisce all’inizio la baldanza del Palermo che si scioglie quando va in svantaggio: Maggio di testa segna il suo terzo gol consecutivo, poi Inler trova una giocata dalla distanza che fa secco Ujkani. Nella ripresa Insigne con una pregevole azione personale fissa il risultato che consente ai partenopei di salire ancora.
Battaglia al Friuli con la Fiorentina che va in vantaggio in modo rocambolesco: gran punizione di Gonzalo Rodriguez sulla traversa, poi il pallone urta Brkic in volo e finisce in porta. Grandi polemiche per il pari friulano: Domizzi, che parte pero’ in posizione di fuorigioco, viene contrastato in area da Migliaccio, finisce a terra e viene decretato un rigore che Di Natale trasforma dopo un battibecco e un’azione di disturbo che costa il giallo ad Aquilani. Nella ripresa raddoppio di Di Natale che parte in posizione dubbia (anche se le immagini sembrano dare ragione all’arbitro), poi Muriel che sfrutta una papera di Neto che si fa scivolare il pallone tra le mani.
Solita Roma cicala a Catania e ora per Zeman e’ crisi vera. I giallorossi macinano gioco ma non riescono a trovare il varco: Destro e Bradley falliscono delle opportunita’ e gli avversari colpiscono in contropiede. Gomez, lanciato a rete, viene tenuto in gioco da Burdisso e con un pallonetto punisce Goichoechea. Per i romanisti terzo ko in trasferta di fila dopo Verona e Napoli. Si accende nella ripresa la sfida salvezza tra Cagliari e Genoa in un campo reso scivoloso dalla pioggia. Ospiti in vantaggio con Rossi che lascia di stucco Avramov, ma i sardi recuperano con un contropiede di Nainggolan capitalizzato da Sau, al settimo sigillo stagionale. Il Cagliari poi con capitan Conti prende tre punti d’oro.
Il Torino conquista una vittoria preziosa per allontanarsi dalla zona retrocessione con un 3-2 su un Siena sempre piu’ inguaiato che fallisce con l’ex Rosina il pari su rigore allo scadere.
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