“Gabriele d’Annunzio, tra amori e battaglie” è il titolo dello spettacolo scritto e interpretato da Edoardo Sylos Labini, con la prestigiosa consulenza dello storico Giordano Bruno Guerri, il più autorevole biografo del Vate, traccia la vita dell’artista scandita dal succedersi di amori, passioni, infedeltà, avventure politiche e mondane, autentiche provocazioni poetiche vissute sempre con vittorioso clamore.
D’Annunzio, amante instancabile, dalla sua stanza del Vittoriale rende omaggio alle sue donne: da Eleonora Duse, alla moglie Maria Hardouin d’Altemps, all’artista Luisa Baccara, passando per la governante Amélie Mazoyer attraverso i versi de “Il Piacere”, de “Il Fuoco” e rivivendo un’insolita versione elettronica de “La pioggia nel pineto” mixata con le grandi arie di Wagner e Debussy.
In scena da febbraio 2013 nei principali teatri italiani con una ricca tournée che parte dal Teatro Marrucino di Chieti il 9 febbraio, facendo tappa, tra le altre, anche a Catania (Teatro Ambasciatori, 14 e 15 Febbraio) Roma (Teatro Nazionale, dal 21 al 24 febbraio), Torino (Teatro Gobetti, 1-3 marzo) Milano (Teatro Manzoni, dal 20 al 24 marzo) e Trieste (Teatro Rossetti, 3 Aprile), lo spettacolo rientra tra le iniziative in programma nel 2013 per le celebrazioni ufficiali del 150° anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio e intende restituire al pubblico l’affascinante figura del Vate, amante guerriero, grazie anche alla collaborazione e al Patrocinio del Vittoriale degli Italiani.
Diretto dal regista Francesco Sala, “Gabriele d’Annunzio, tra amori e battaglie” è un tributo ad una delle personalità più affascinanti e controverse della scena culturale italiana del Novecento, un artista che ha saputo imporre i propri sogni, facendo “della propria vita come si fa un’opera d’arte”.
Ho visionato stamattina il fumetto allegato al giornale e mi sento di consigliarlo a chiunque sia interessato non solo agli autori, ma alla ricostruzione e presentazione degli ambienti di ispirazione dannunziana. Il disegno riproduce con grande accuratezza luoghi, paesaggi, stoffe dell’epoca. Il testo è inseribile in modo convincente in un contesto storico-letterario, ed è piacevole ed evocativo nel taglio delle citazioni. Un antipasto significativo.
Silvia GOI