Crollo del 56% della spesa dei diportisti sul territorio nazionale rispetto al 2009, -26% dei contratti di ormeggio annuali, -34% di ormeggi in transito, -39% di ricavi di ormeggi a gestione pubblica e -21% per il fatturato del settore charter. Il 2012 e’ stato un ”anno nero” del turismo nautico italiano secondo la fotografia di settore scattata dal quarto Rapporto sul Turismo Nautico, a cura dell’Osservatorio nautico nazionale, presentato questa mattina a Roma.
L’indagine, condotta su oltre 1.100 intervistati, evidenzia che nel 2012 la spesa complessiva dei diportisti stanziali nei marina, in linea con la generale riduzione dei consumi dovuta alla crisi economica, e’ scesa del 56% rispetto al 2009, passando da circa 1,1 miliardi di euro a poco piu’ di 484 milioni di euro.
Aumenta l’offerta di infrastrutture portuali sul territorio nazionale: fra il 2007 e il 2012 sono aumentate del 9,6%, per un totale di 546 unita’. Al primo posto c’e’ la Sicilia con 89 infrastrutture, seguita dalla Sardegna (80) e dalla Liguria (53).
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