Duemila minori in comunità e 468 ragazzi detenuti negli istituti minorili, oltre la metà per reati contro il patrimonio. Alla vigilia della visita a Casal del Marmo del papa, che domani celebrerà la Messa in coena domini nella cappella dell’istituto penale, ecco la fotografia della giustizia minorile italiana.
Le presenze giornaliere. Al 15 marzo 2013 sono 468 i ragazzi detenuti negli istituti penali: erano 508 nel 2012 (200 stranieri), 486 nel 2011 e 474 nel 2010. Il 58,7 per cento è imputato per reati contro il patrimonio, l’11,7 per cento per violazione della legge sulla droghe, un altro 11,7 per cento per reati contro la persona e il 2 per cento per resistenza o oltraggio a pubblico ufficiale. Sono dentro per furto e rapina 247 ragazzi, 56 per resti legati al traffico di stupefacenti e 13 per omicidio volontario. La sede con il più altro numero di presenze medie giornaliere è quella di Catania (con una media di 63), seguono Nisida (Na) con poco meno di 60, Milano (53) e Roma (46). Oltre duemila, invece, i minori collocati in comunità (753 stranieri).
Gli ingressi. Gli ingressi negli Ipm sono in diminuzione nell’ultimo decennio, in linea con la “de-carcerizzazione” in atto già dal 1975: se nel 1998 erano entrati nelle carceri 1.888 ragazzi, nel 2012 il dato è sceso a 1.252 di cui l’89 per cento maschi e l’11 per cento femmine, il 53,2 per cento italiani e il 46,7 per cento stranieri. Anche per i Centri di prima accoglienza (Cpa), gli ingressi sono diminuiti di quasi il 50 per cento nel giro di 14 anni, passando dalle 4.222 unità del 1998 alle 2.193 del 2012.
Le strutture. Il sistema della giustizia minorile in Italia è sotto la responsabilità del Dipartimento per la giustizia minorile del ministero della Giustizia, costituito nel 2001. I destinatari dei servizi sono i ragazzi e le ragazze che in età compresa tra i 14 e i 18 hanno infranto il codice penale. Le strutture preposte all’esecuzione della pena sono i Centri per la Giustizia Minorile (Cgm), organi del decentramento amministrativo con funzioni di controllo e programmazione tecnico-economica; gli Istituti penali per i minorenni (Ipm) che assicurano l’esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria (custodia cautelare o espiazione di pena nei confronti di minorenni autori di reato); gli Uffici di servizio sociale per i minorenni (Ussm) che forniscono assistenza ai minorenni autori di reato in ogni stato e grado del procedimento penale e i Centri di prima accoglienza (Cpa) che ospitano i minorenni in stato di arresto, fermo o accompagnamento fino all’udienza di convalida. Le Comunità ministeriali, insieme al sistema delle comunità private assicurano l’esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria nei confronti di minorenni autori di reato.
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