Disastro ambientale, Carabinieri sequestrano aree di Bagnoli

La bonifica di Bagnoli, costata 107 milioni di euro, secondo la procura di Napoli non solo e’ stata ‘virtualmente effettuata’, ma ha di fatto comportato un aggravamento dell’inquinamento dei suoli a causa di una miscelazione degli inquinanti. I magistrati hanno chiesto e ottenuto il sequestro delle aree ex Italsider ed ex Eternit nell’ambito di un’indagine […]

La bonifica di Bagnoli, costata 107 milioni di euro, secondo la procura di Napoli non solo e’ stata ‘virtualmente effettuata’, ma ha di fatto comportato un aggravamento dell’inquinamento dei suoli a causa di una miscelazione degli inquinanti. I magistrati hanno chiesto e ottenuto il sequestro delle aree ex Italsider ed ex Eternit nell’ambito di un’indagine che ipotizza una situazione di disastro ambientale. Indagati 21 ex dirigenti della societa’ ‘Bagnoli Futura’ e di vari enti locali. Disposto dal gip un dettagliato piano di bonifica e messa in sicurezza.

La Procura di Napoli precisa  che alla luce dei rilievi dei consulenti tecnici, si ipotizza il reato di truffa ai danni dello Stato. Oltre ai reato di disastro ambientale e truffa ai danni dello Stato “in relazione all’illecita percezione di denaro pubblico”, vengono contestati anche il falso, in merito alle certificazioni di analisi e alle attestazioni di avvenuta bonifica, la miscelazione di rifiuti industriali in relazione all’avvenuto interramento di rifiuti industriali nell’area del Parco dello Sport, il favoreggiamento reale.

Fra le 21 persone indagate vi sono anche due ex vicesindaci del capoluogo campano: Sabatino Santangelo, presidente della Bagnolifutura fino al 2006, e Rocco Papa, presidente della Bagnolifutura dal 2006 al 2010, entrambi vicesindaci di Napoli in giunte presiedute da Rosa Russo Iervolino. Nei riguardi di entrambi la Procura di Napoli ipotizza i reati di concorso in truffa aggravata.

Per gli stessi reati ipotizzati nei riguardi degli ex vicesindaci di Napoli, Sabatino Santangelo e Rocco Papa, è indagato anche Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell’Ambiente.

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