25 Aprile, per 8mln di italiani gita “scaccia-crisi”

Sono 8 milioni gli italiani che nel primo ponte di primavera hanno scelto di fare una gita, come alternativa a viaggi piu’ costosi diventati proibitivi per i piu’ in tempo di crisi. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che l’arrivo del sole e del caldo ha ‘messo in moto’ gli italiani dopo i troppi […]

Sono 8 milioni gli italiani che nel primo ponte di primavera hanno scelto di fare una gita, come alternativa a viaggi piu’ costosi diventati proibitivi per i piu’ in tempo di crisi. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che l’arrivo del sole e del caldo ha ‘messo in moto’ gli italiani dopo i troppi weekend segnati dal maltempo.

Se neanche un cittadino su dieci (7 per cento) si concede una vacanza con almeno una notte fuori casa durante il ponte del 25 aprile, torna pero’ alla ribalta – sottolinea la Coldiretti – il viaggio a breve distanza o da realizzare in giornata nei parchi, al mare, in montagna, nelle citta’ d’arte, ma anche nei centri minori della campagna italiana. Diversa e’ anche la scelta del souvenir del viaggio: invece di statuine, gadget e magliette, meglio regalarsi o regalare prodotti tipici del luogo, dai formaggi ai salumi al miele e vino. Non e’ un caso che i turisti italiani e stranieri hanno aumentato la spesa per vino e alimenti, con un incremento record del 43 per cento negli ultimi quattro anni per un valore di 10,1 miliardi.

La tendenza al risparmio – continua la Coldiretti – riguarda anche i pasti, con la rinuncia al ristorante e la riscoperta del pic-nic con pranzo al sacco. Da segnalare che il turismo ‘verde’ e’ uno dei pochi segmenti in crescita con il record di 101 milioni 799 mila presenze (+2 per cento) fatto registrare nel 2012 negli 871 parchi e aree naturali protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ecotur. Il fatturato complessivo del ‘turismo natura’ in Italia sfiora ormai gli 11 miliardi di euro, con le attivita’ sportive che sono la principale motivazione con una quota di mercato pari al 48 per cento, seguita dal relax al 23 per cento, dall’enogastronomia al 15 per cento e dalla riscoperta delle tradizioni all’11 per cento. Ad avvantaggiarsene sono anche gli agriturismi che per il ponte della festa della liberazione con 240mila presenze raddoppiano rispetto allo scorso anno, quando pero’ la ricorrenza – conclude Coldiretti – cadeva a meta’ settimana.

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