Pezzopane, voterò la fiducia al Governo Letta

“Voterò la fiducia ad un governo Letta, per senso di responsabilità e perché ritengo, anche alla luce del discorso programmatico, che ci siano le condizioni per lavorare, su basi concrete, attorno a temi fondamentali”. Così la senatrice PD Stefania Pezzopane, dopo il discorso pronunciato dal presidente Enrico Letta alla Camera dei Deputati. “Non è certo […]

“Voterò la fiducia ad un governo Letta, per senso di responsabilità e perché ritengo, anche alla luce del discorso programmatico, che ci siano le condizioni per lavorare, su basi concrete, attorno a temi fondamentali”.
Così la senatrice PD Stefania Pezzopane, dopo il discorso pronunciato dal presidente Enrico Letta alla Camera dei Deputati.
“Non è certo il governo che avrei voluto e che si aspettavano i nostri elettori. Ma tant’è. Questa è risultata l’unica strada percorribile. Il paese ha bisogno di un governo per porre mano alla grave emergenza sociale ed economica che stiamo attraversando e che ieri è esplosa con il tragico episodio di Piazza Colonna. Il presidente Enrico Letta ha fatto uno sforzo importante, di cui gli va dato atto. Pur nel compromesso, non solo ha portato nel governo alcune figure nuove e di prestigio, ma ha toccato nodi cruciali, mettendo al centro del programma di governo temi fondamentali: il lavoro, i giovani, le donne, i bisogni dei cittadini, la necessità di rimodellare il welfare, i costi della politica.
Lavorerò ogni giorno in Senato affinchè una delle priorità di questo nuovo esecutivo sia la ricostruzione dell’Aquila e le altre emergenze sociali ed occupazionali dell’Abruzzo. Cosa che ho ribadito anche nella riunione del gruppo. Va pensato ed organizzato il dopo-Barca sulla ricostruzione e sarà un bene se l’Abruzzo potrà avere un Sottosegretario espressione del PD.
Sento tutto il peso dei gravi errori commessi dal gruppo dirigente nazionale del mio partito, errori non isolati perché a questi si aggiunge l’ipocrisia politica del M5S, che prima ha chiesto a gran voce un governo di cambiamento e poi ha messo in cantina milioni di voti di elettori, che chiedevano il cambiamento.
Il voto di fiducia a Enrico Letta, anche questo voto un voto di coscienza, non equivale ad abbassare la guardia.
Sul piano congressuale continuerò a portare avanti le mie battaglie, ma sul piano parlamentare, dove il gioco orrendo delle correnti ha già prodotto troppe mostruosità, va ritrovata l’unità e la compattezza del nostro partito. Una compattezza necessaria a consentire al PD, pur nella coabitazione di un governo di larghe intese, di svolgere un ruolo protagonista sul piano delle riforme.
La convivenza con il PDL non ci dovrà far arretrare di un solo millimetro, al contrario dobbiamo essere una forza competitiva sul piano delle riforme, sociali ed istituzionali”.

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