I dati sono allarmanti e il suicidio è diventata l’unica soluzione per lavoratori e imprenditori che non vedono vie d’uscita dal tunnel della crisi economica, che prima di tutto una crisi di regole. Lo ha denunciato venerdì a Milano il movimento Economia Popolare che con un flash mob sul suicidio di massa. Secondo il report “Il mondo al tempo dell’austerity- rapporto sui diritti globali”, promosso recentemente dalla Cgil, tra il 2012 e i primi tre mesi del 2013 121 persone si sono tolte la vita per cause legate direttamente al deterioramento delle condizioni economiche personali o aziendali, il 40% in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Dati sempre attuali e storie ancora da raccontare sono quelle dei tanti suicidi denunciati venerdì scorso durante un flash mob organizzato a Milano dal movimento Economia Popolare. Nella capitale economica d’Italia, in Via Vittorio Emanuele è stato inscenato, in occasione del primo giorno di Milano Moda Uomo, un suicidio di massa di imprenditori come simbolo delle vittime della crisi. I dimostranti hanno realizzato varie modalità di suicidio, nella forma dell’impiccagione, ma anche gettandosi a terra, per sensibilizzare su temi come la concorrenza sleale operata da grandi multinazionali, dumping, sfruttamento del lavoro nei paesi sottosviluppati ed evasione fiscale. Non muoiono solo gli imprenditori, ma anche i precari e i disoccupati, le tante figure ombra del mondo del lavoro.
Il nostro è un paese in cui, come documentano gli ultimi dati Istat, i consumi sono calanti e le famiglie impossibilitate a far fronte a costi di cure ed esami diagnostici, a pagare le bollette e il riscaldamento, con povertà e rischio di esclusione che riguardano un quarto della popolazione, percentuali che raddoppiano per la scandalosa povertà minorile, ai livelli più alti d’Europa”.
Guarda anche il video sul flash mob realizzato a Milano sui suicidi degli imprenditori qui
Lisa D’ignazio
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