Gaffe afgana

Nel dare lettura, quasi con le lacrime agli occhi, di una breve dichiarazione, con al fianco la moglie Eva Luise, il presidente della repubblica tedesca, Horst Köhler, ha annunciato oggi alla Nazione le sue dimissioni, motivando la sua scelta per  le polemiche legate alle sue recenti e controverse dichiarazioni sull’impegno militare della Germania in Afghanistan. […]

Nel dare lettura, quasi con le lacrime agli occhi, di una breve dichiarazione, con al fianco la moglie Eva Luise, il presidente della repubblica tedesca, Horst Köhler, ha annunciato oggi alla Nazione le sue dimissioni, motivando la sua scelta per  le polemiche legate alle sue recenti e controverse dichiarazioni sull’impegno militare della Germania in Afghanistan. Koehler, infatti, aveva giustificato la missione con la necessità di proteggere gli interessi commerciali del Paese all’estero. Entrando nei particolari, il presidente aveva aggiunto che questi interessi riguardano “le libere vie di comunicazione commerciale, ma anche l’impedimento di instabilita’ di tipo regionale, che sicuramente si ripercuoterebbero negativamente sulle nostre possibilita’ in termini di commercio, posti di lavoro e salari. Bisogna discutere di tutto questo, non siamo sulla strada sbagliata”. Negli ultimi giorni, la posizione del presidente era stata duramente criticata sia dall’opposizione, sia da esponenti della coalizione (Cdu-Csu, Fdp) guidata dalla cancelliera Angela Merkel e venerdì scorso anche  il ministro della Difesa, Karl-Theodor zu Guttenberg, aveva preso le distanze. Imbarazzata era stata anche la reazione di Ruprecht Polenz (Cdu), presidente della Commissione Esteri del Bundestag, secondo il quale il presidente della Repubblica si era “espresso in modo un po’ ambiguo”, aggiungendo che Koehler “per dirla in maniera prudente, non ha usato una formulazione felice”. In Germania il presidente ha il compito di firmare le leggi, ma il suo ruolo è ampiamente di rappresentanza.Kohler, 67 anni, ex direttore amministrativo del Fondo monetario internazionale, era in carica dal primo luglio 2004. “Mi dispiace che le mie dichiarazioni abbiano potuto portare a fraintendimenti su una questione importante e difficile per il nostro Paese”, ha detto Koehler ai giornalisti.

Carlo Di Stanislao

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