Informazione: “Un giorno senza notizie?”

Riaperta la discussione in merito alla protezione dei giornalisti e al rafforzamento della risoluzione 1738 delle Nazioni Unite. A darne notizia i promotori della campagna A Day Without News?, ideata da Aidan Sullivan, Vice President di Getty Images e fondatore della Ian Parry Scholarship. Oggi, infatti, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà un […]

Riaperta la discussione in merito alla protezione dei giornalisti e al rafforzamento della risoluzione 1738 delle Nazioni Unite. A darne notizia i promotori della campagna A Day Without News?, ideata da Aidan Sullivan, Vice President di Getty Images e fondatore della Ian Parry Scholarship.
Oggi, infatti, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà un dibattito pubblico sulla tutela dei giornalisti, durante il quale interverranno anche rappresentanti dei media: è la prima volta che il Consiglio riserva a questa tematica un meeting dedicato dopo il 23 dicembre 2006, data in cui venne adottata la risoluzione 1738 sulla protezione dei giornalisti.
Il dibattito si terrà alle 10 (ora locale) presso il quartier generale delle Nazioni Unite a Manhattan e vedrà la partecipazione di Jan Eliasson (U.N. Deputy Secretary-General), Richard Engel (chief foreign correspondent, NBC News, U.S.), Mustafa Haji Abdinur (Radio Simba, Agence France-Presse, Somalia), Ghaith Abdul-Ahad (The Guardian, Reportage by Getty Images, Iraq) e Kathleen Carroll (executive editor, Associated Press, vice chair, Committee to Protect Journalists, U.S.). Sarà possible seguire l’evento in live streaming  all’indirizzo  http://webtv.un.org 

La campagna A Day Without News? è stata presentata lo scorso il 22 febbraio 2013, in occasione del primo anniversario della morte della corrispondente Marie Colvin e del fotogiornalista Rémi Ochlik in Siria. Scopo dell’iniziativa è sensibilizzare e convincere le autorità a perseguire per vie legali chiunque rechi danno ai rappresentanti dei media, oltre che raccogliere prove per sostenere la ricerca di giustizia in favore di coloro che sono caduti.

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