L’immagine di un blocco calcareo del Monte Conero che si ‘sbriciola’ sotto la scossa di magnitudo 4.4 di ieri alle 8:44 è apparsa in tutti i siti e tg, ma chi si aspettava una fuga di turisti dalla riviera ha sbagliato.
Dopo una notte tranquilla (solo due scosse di magnitudo 2.1 e 2), stamani la spiaggia delle Due Sorelle a Sirolo è stata letteralmente presa d’assalto. Evacuata e poi chiusa per verifiche sulla stabilità della falesia ieri, è stata riaperta all’attracco dei traghetti alle 9. ”Abbiamo fatto il pieno: 585 prenotazioni in meno di due ore, appena si è saputo che la spiaggia era nuovamente accessibile”, racconta Daniele, bigliettaio dei Traghettatori Riviera del Conero. ”Paura? no, le persone fanno domande, si informano sulle caratteristiche della roccia, ma niente di più”.
Gita spartana (20 euro e pranzo al sacco) ma il panorama e il bagno nell’acqua limpida del Conero sono assicurati. L’area a ridosso del dirupo e le ali estreme della spiaggia erano interdette già prima dello sciame sismico e restano vietate, segnalate e transennate su ordinanza del Comune.
Solo due disdette su 100 arrivi al Taunus, il villaggio turistico di Numana: villette e appartamenti in stile mediterraneo, in affitto o in vendita. ”In questo momento abbiamo circa 800 ospiti – spiega Arturo Neumann, dell’agenzia immobiliare Taunus – e nessuno vuole ripartire prima. Dopo la scossa di magnitudo 4.9 del 21 luglio, per tre giorni i telefoni non avevano smesso di squillare, poi le prenotazioni sono riprese come prima: qui si è costruito dopo il terremoto del 1972 con criteri antisismici, e infatti non c’è neppure una crepa”.
Qualcuno dei proprietari, per lo più bolognesi o milanesi, ha deciso di mettere in vendita la casa? ”Assolutamente no. E se gli acquisti vanno un pò a rilento non è per colpa del terremoto, ma piuttosto del redditometro”. Nessuna partenza anticipata neppure al villaggio Numana Blu, il camping di Marcelli, e gli arrivi del weekend sono confermati. Antonio, insegnante della provincia di Bergamo, racconta: ”ero seduto davanti al mio camper aspettando di fare colazione e la scossa è stata una brutta sensazione. Sembrava che un energumeno dondolasse il camper, poi dagli strilli ho capito che non era uno scherzo, era il terremoto”.
Michela, impiegata comunale a Bologna, ha atteso ”con il fiato sospeso che terminasse. Ho acceso la tv per per avere le prime informazioni, ma ho dovuto aspettare quasi mezz’ora”. Vincenzo viene da San Severo, e dorme in tenda con la famiglia. ”Ieri non mi ero ancora svegliato: il primo pensiero è stato per i figli. Il più grande si è alzato subito, l’altro dormiva. Glielo abbiamo raccontato dopo, ed era dispiaciuto per non aver sentito la scossa… adesso proseguiamo la vacanza”.
Intanto la Sala operativa regionale di protezione civile resta presidiata 24 ore su 24, e la Guardia costiera continua il monitoraggio del Conero con due unità navali.
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