Silvio Berlusconi apre la crisi di Governo annunciando le dimissioni dei ministri del Pdl. “Presentino immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani”, ha affermato il leader del Pdl.
“La decisione assunta ieri dal presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, di congelare l’attività di governo, determinando in questo modo l’aumento dell’Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto”, ha spiegato in una nota Berlusconi. “Per queste ragioni, l’ultimatum lanciato dal premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile”, ha ribadito.
Il segretario del Prc, Paolo Ferrero è soddisfatto, “un plauso alle dimissioni dei ministri del Pdl: finalmente una buona notizia! Se ne va a casa questo disastroso governo, che oltre a proseguire le politiche di Monti voleva manomettere la Costituzione e privatizzare le poche cose pubbliche rimaste in Italia. Prima se ne vanno a casa e meglio è per il Paese”.
Beppe Grillo ha scritto sul suo blog che “l’Italia non può più reggersi sulle spalle di un ultra ottuagenario che sta, volontariamente o meno non importa, esercitando poteri da monarca che nessuno gli ha attribuito. Napolitano deve rassegnare le dimissioni. E’ a lui che dobbiamo questo impasse. Alle sue alchimie va attribuito lo sfacelo istituzionale attuale”.
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