Copenaghen super blindata in attesa delle manifestazioni della galassia ecologista e no-global che prepara il contro-vertice. Le proteste sono concentrate contro il summit dell’Onu sul cambiamento climatico.Venerdì decine di migliaia di persone erano già scese in piazza in molti Paesi asiatici per chiedere ai leader riuniti a Copenaghen di siglare un accordo che freni davvero il surriscaldamento del pianeta.
In queste ore organizzazioni non governative, movimenti pacifisti, gruppi ambientalisti scenderanno nelle strade della capitale danese, blindata da una straordinaria presenza di polizia. Gli organizzatori prevedono la partecipazione tra le 60mila e le 80mila persone. La marcia partirà dal Parlamento, davanti al Christiansborg Castle, e attraverserà la città e arriverà alcune ore dopo al Bella Center, teatro del summit, davanti a cui si terranno discorsi e eventi musicali: circa sei chilometri di percorso, organizzato da 515 organizzazioni di 67 Paesi diversi.
E alla fine del corteo, ci sarà una veglia illuminata da candele presieduta dal Premio Nobel, Desmond Tutu. Uno dei principali gruppi organizzatori, Oxfam, ha preannunciato la presenza di vip, tra cui la modella danese-peruviana, Helena Christensen. Ma il timore è che ci siano scontri e tafferugli, con l’infiltrazione dei “Black Bloc”; abitanti e negozianti sono stati avvertiti del rischio di eventuali violenze. Già venerdì c’è stato un primo assaggio, con l’arresto di una settantina di persone, tra cui 7 italiani.
I manifestanti arrivavano ancora su autobus, treni, aerei e traghetti, provenienti da Berlino, Brema, Londra, Leeds, Amsterdam, Milano e decine di altre città europee. Il vertice si fermerà domenica, mentre cominciano ad arrivare le delegazioni guidate dai ministri degli ambienti (per l’Italia, sarà presente Stefania Prestigiacomo); ma non si fermeranno le proteste: prevista un’azione per bloccare il porto di Copenaghen.
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