Baby prostitute: la Procura dell’Aquila apre indagine/video

Sulle dichiarazioni shock del vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi dell’Aquila, monsignor Giovanni D’Ercole, sulla presenza di prostituzione minorile nel capoluogo abruzzese la procura della Repubblica dell’Aquila  ha avviato un’indagine accertativa. Sorpresa, scandalo e indignazione per la denuncia di Mons. D’ercole da tutta la società civile. Anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila Emanuela Di Giovanbattista ha espresso […]

Sulle dichiarazioni shock del vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi dell’Aquila, monsignor Giovanni D’Ercole, sulla presenza di prostituzione minorile nel capoluogo abruzzese la procura della Repubblica dell’Aquila  ha avviato un’indagine accertativa.
Sorpresa, scandalo e indignazione per la denuncia di Mons. D’ercole da tutta la società civile.
Anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila Emanuela Di Giovanbattista ha espresso sorpresa e preoccupazione individuando la necessità di un piano speciale sociale di intervento che veda coinvolte le Istituzioni per contrastare e prevenire il fenomeno.

Tra le varie ipotesi forse le ragazzine si prostituiscono “semplicemente” perché vedono le situazioni economiche che incombono sulle loro famiglie. Il non potersi più comprare cose che prima potevano fa si che scelgano questa via apparentemente più facile di fare soldi facendosi ricattare e sfruttare da veri orchi.
E questa situazione più va avanti e più peggiora e se non si interverrà con un vera Politica Sociale, un domani non troppo lontano scopriremo che l’Italia è diventata tristemente anche una meta del turismo sessuale oggi presente in quei Paesi che hanno una forte diseguaglianza sociale ed economica.

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Baby prostitute L’Aquila: occorre un piano speciale sociale

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