Per la prima volta in Italia circa 100 mila imprenditori hanno abbassato le serrande scioperando platealmente contro l’impossibilità di tenere in piedi le proprie aziende. Parliamo di artigiani, piccoli produttori di beni e servizi, imprenditori di ogni genere e categoria: ”siamo piccoli ma siamo tanti ” è il loro slogan. Stanchi di lavorare 9 mesi all’anno per lo Stato, inferociti contro l’ingordigia della classe politica e l’assoluta mancanza di rispetto nei loro confronti in quanto fatti oggetto di continui sgambetti fiscali, decisi a non arrendersi pur di salvare aziende e posti di lavoro, saranno presenti questa sera su La7 nel programma di Gianluigi Paragone, La Gabbia, che darà spazio e voce agli imprenditori di Federcontribuenti. Perchè La Gabbia è quella che lo Stato ha messo attorno ai contribuenti. «L’invito che rivolgo ai cittadini, – dice il presidente Paccagnella -, è di sostenere questa iniziativa televisiva poichè, diversamente dalle altre volte, i protagonisti saranno gli imprenditori e i contribuenti, saranno loro ad avere il microfono dalla parte del manico. Se questa Italia deve proprio morire che si tenti il tutto per tutto, vale a dire, fermare la nazione in ogni suo comparto fino alla capitolazione di questo sistema politico affaristico indecente». La linea tracciata dal governo è chiara, continueranno ad azzannare chi produce lavoro senza alcuno scrupolo: il cassetto fiscale aprirà le porte al cimitero industriale di Italia. «Assurdo parlare di creare posti di lavoro quando si assassinano le aziende, quando ce ne sbattiamo di salvare l’artigianato, quando di produrre abiti, scarpe, mobili, macchine e tutto il resto ce ne freghiamo». In studio, questa sera, anche l’ex sindaco di Resana (TV) leghista sfiduciato dalla stessa Lega Nord perchè si è opposto all’aumento delle tasse comunali. La quotidianità di un imprenditore che tenta di salvare la propria azienda è insopportabile, come insopportabile è vedere l’indifferenza della classe dirigente che sfrutta il comparto produttivo fino ad ucciderlo, fiscalmente e umanamente. E’ ora di dire basta a queste continue vessazioni e iniziare un percorso per ristabilire un equilibrio democratico tra le due realtà. Le adesioni non mancano, ci sono lavoratori, sindacalisti, politici: «non stanno aderendo solo imprenditori e lavoratori dipendenti, – conclude Paccagnella -, molti sono coloro che si stanno staccando dal proprio apparato sindacale e partitico per collaborare a questa iniziativa sociale ma che vuole avere un peso politico, perchè hanno capito che solo mettendo insieme le parti sane è possibile rovesciare il sistema malato».
La serrata degli imprenditori e partite IVA. Prove generali di mobilitazione nazionale
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