Lo storico marchio automobilistico, compie oggi 100 anni. L’azienda fu fondata il 24 giugno 1910 a Milano come A.L.F.A., (acronimo di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) da un gruppo di imprenditori lombardi che rilevarono la fabbrica di Alexandre Darracq, imprenditore francese che aveva tentato con scarso successo una avventura industriale in Italia (prima a Napoli nel 1906 e successivamente spostando la produzione a Milano). I costi e la forte concorrenza di Renault e Fiat misero causarono in pochi anni la messa in liquidazione delle automobili Darracq.
Nell’autunno del 1910 cominciò la produzione del primo modello ALFA, la 24 HP, progettata da Giuseppe Merosi e da cui vennero subito derivati dei modelli di carattere sportivo (risale al 1911, la prima partecipazione alla Targa Florio)
Durante la prima guerra mondiale quote l’Alfa furono rilevate dall’ingegnere napoletano Nicola Romeo, fondatore a Milano, della Sas Ing. Nicola Romeo&C.
In quegli anni una parte della produzione si dovette convertire alle necessità dell’industria bellica della prima guerra mondiale e la produzione regolare di autoveicoli riprese nel 1920 con la presentazione della prima auto con il nuovo nome, la Torpedo 20-30 HP.
Nel 1919 nacque l’Alfa-Romeo: la prima vettura a portarne lo stemma, i signori e il simbolo di Milano, il serpentone dei Visconti e la croce rossa in campo bianco.
Nel decennio seguente si ampliò l’attività sportiva della casa milanese, grazie a piloti del calibro di Antonio Ascari, Giuseppe Campari, Enzo Ferrari ed Nuvolari che diedero al marchio successo e notorietà internazionale. Purtroppo non mancarono le vicissitudini nel capitale societario, la cui maggioranza finì nelle mani della Banca d’Italia con il rischio di chiusura dell’azienda. Nel 1929 nacque all’interno dell’azienda la Scuderia Ferrari. Questo nome venne portato “in dote” da Enzo Ferrari che aveva, alcuni anni prima fondato la società sportiva omonima e che, dopo aver lasciato l’Alfa Romeo, fonderà l’azienda Scuderia Ferrari.
Nel 1932 venne acquisita dall’IRI che, tra i primi provvedimenti, decise di non proseguire con l’attività delle corse affidando tutta la gestione alla Scuderia Ferrari, preferendo invece diversificare la produzione anche nei settori degli autobus, degli autocarri e nei motori aerei.
Gli anni cinquanta furono probabilmente i più importanti nella storia della casa, che produsse due modelli di auto destinati a fare storia, la 1900e la Giulietta, e fornendo auto alla Polizia. La 1900 inaugura la famosissima serie delle Pantere.
Continuarono anche i successi nel campo sportivo grazie a piloti leggendari come Giuseppe Farina e Juan Manuel Fangio e furono strette collaborazioni con i migliori designer italiani, da Zagato, a Bertone a Pininfarina a cui si deve la famosissima spider Duetto (guidata da Dustin Hoffman nel cult movie “Il Laureato”).
Il 1972 è l’anno dell’inaugurazione dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, con l’inizio produzione della piccola Alfa, la Alfasud, prima autovettura della casa a trazione anteriore e con motore di “soli” 1200 cc. Ma gli anni settanta non furono positivi, anche a causa della crisi petrolifera che impattò pesantemente su tutto il settore auto e, nonostante la produzione di buoni modelli, l’Alfa Romeo entrò in profonda crisi.
Nel 1986, venne ceduta al Gruppo Fiat dall’allora presidente dell’istituto, Romano Prodi, nel tentativo di ridurre le perdite dell’IRI. L’acquirente decise di accorparla ad un’altra azienda dello stesso gruppo, la Lancia, dando vita alla Alfa-Lancia Industriale spa
Il vero riscatto è iniziato agli inizi del nuovo millennio, con il lancio della 147 (eletta auto dell’anno nel 2001) per proseguire con il lancio di modelli sportivi sempre più accattivanti.
Nei prossimi giorni molte associazioni di “alfisti” festeggeranno il centenario con mostre ed esibizioni. I proprietari di Alfa, dalle storiche Spider alle nuove MiTo, sicuramente non mancheranno
Salvatore Romano
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