Slavina a Campo Imperatore: morto per choc cardiogeno

“Choc cardiogeno con insufficienza multiorgano, edema polmonare e cerebrale acuto, coagulopatia da consumo”. Queste le cause del decesso di Mario Celli, il ginecologo di 32 anni dell’Aquila travolto lo scorso 28 gennaio da una slavina a Campo Imperatore. Ad accertarlo e’ stata l’autopsia, disposta dal pm dell’Aquila, David Mancini, effettuata all’ospedale ‘Mazzini’ di Teramo dall’anatomopatologo […]

IM000360.JPG“Choc cardiogeno con insufficienza multiorgano, edema polmonare e cerebrale acuto, coagulopatia da consumo”. Queste le cause del decesso di Mario Celli, il ginecologo di 32 anni dell’Aquila travolto lo scorso 28 gennaio da una slavina a Campo Imperatore. Ad accertarlo e’ stata l’autopsia, disposta dal pm dell’Aquila, David Mancini, effettuata all’ospedale ‘Mazzini’ di Teramo dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra. In sostanza, la grave ipotermia ha determinato il danneggiamento degli organi nonostante il cuore del giovane sia stato fatto ripartire grazie alle manovre rianimatorie di due esperti medici del Cai e del 118. Successivamente Celli era stato trasferito in rianimazione a Teramo ma le sue condizioni erano apparse subito molto critiche. I funerali del giovane saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa di San Mario, al quartiere della Torretta. Le esequie saranno officiate dal parroco don Giulio. Celli era stato travolto da una enorme coltre nevosa mentre con il fratello scendeva in un impegnativo fuoripista nella zona dei “Valloni”, in localita’ Scontrone. A ritrovarlo per primo era stato proprio il fratello Paolo, grazie all’Arva (l’apparecchio per la ricerca di persone travolte da valanga) di cui entrambi erano muniti. Inizialmente si pensava che il giovane fosse deceduto. L’ipotermia aveva raggiunto 26 gradi ma una volta tirato fuori dalla slavina lentamente, grazie ai medici, il cuore aveva ripreso a battere e la temperatura tornata normale. Tuttavia le sue condizioni si erano subito aggravate e ieri e’ sopraggiunto il decesso. Il pm Mancini per ora ha aperto un fascicolo contro ignoti. Bisognera’ accertare cosa possa aver provocato la slavina. Il passaggio degli snowboardisti o un distacco spontaneo. I due fratelli sono figli di Silvano Celli, radiologo in pensione.

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