A tre giorni dal via, con i venti di guerra che spirano nella vicina Crimea fra Russia e Ucraina, il governo di Mosca trova il tempo per escludere ufficialmente cambi di programma dell’ultima ora per le Paralimpiadi invernali di Sochi, la cui cerimonia di apertura è prevista per venerdì prossimo alle ore 20 ora locale (le 17 in Italia). “I piani vanno avanti come previsto, non c’è alcun problema”, assicura il vicepremier Dmitri Kosak al termine di un vertice con il premier Medvedev. E’ un dato di fatto però che anche l’evento di apertura delle Paralimpiadi, come del resto lo è stato un mese fa quello delle Olimpiadi, viaggia con la parola d’ordine del “boicottaggio”, con alcuni paesi intenzionati a non inviare alcuna delegazione ufficiale in segno di protesta contro le azioni militari della Russia seguite al cambio di governo a Kiev.
Gli stessi impianti e villaggi che sono stati teatro delle Olimpiadi si riempiono in questi giorni degli atleti, allenatori e dirigenti che saranno i protagonisti dell’evento più atteso dello sport per persone con disabilità: dopo il clamoroso successo di Londra 2012, in Russia si attendono – pur con le debite proporzioni fra giochi estivi e giochi invernali – di non essere da meno. Gli atleti ai nastri di partenza sono circa 600, le nazioni rappresentate – da Andorra all’Uzbekistan – sono 46. La delegazione più folta è quella statunitense con 75 atleti, quella dei padroni di casa si ferma a quota 71, il Canada arriva a 57 atleti presenti. Gli azzurri sono 35 (compreso un atleta guida) e guardando ai risultati il punto di riferimento sono le sette medaglie (undicesimo posto nel medagliere) conquistate quattro anni fa, con un oro (quello di Francesca Porcellato), tre argenti e tre bronzi. Le speranze sono ancora concentrate su Porcellato, Enzo Masiello e Melania Corradini (tutti medaglisti a Vancouver) e sulla new entry Alessandro Daldoss, fresco vincitore della Coppa del mondo nello sci alpino. Per la squadra di hockey – settima a Vancouver nel 2010 ma campione d’Europa nel 2011 – l’obiettivo è un risultato di prestigio: vista la grande concorrenza, andare a medaglia sarebbe un’impresa. La delegazione italiana è arrivata a Sochi nella giornata di ieri con un volo decollato da Malpensa e la giornata di oggi, martedì 5, sarà dedicata ai sopralluoghi delle piste per testare la situazione della neve: da domani, il via agli allenamenti, tempo permettendo (all’arrivo gli azzurri hanno trovato cielo grigio e una leggera pioggia).
Per chi resta in Italia guardare le gare sarà molto semplice: orfana dei Giochi olimpici, la Rai ha deciso di non mancare l’appuntamento paralimpico, che sarà seguito in diretta con un intero canale, Rai Sport 2. Una copertura che il Comitato italiano paralimpico (Cip) definisce “imponente” e che prevede la diretta, ogni giorno a partire dalle ore 6,30 italiane, delle gare della giornata, con un impegno totale in termini di copertura “live” di circa 70 ore. A queste se ne aggiungeranno altre con la sintesi della giornata e il rullo notturno (a partire dalla mezzanotte) che permetterà di rivedere le gare della giornata. Oltre 100 ore totali di trasmissione su Rai Sport 2 (canale 58 del digitale terrestre), a cui si aggiunge una importante novità, con il passaggio anche ad una delle tre reti generaliste: la cerimonia di apertura di venerdì 7 marzo sarà infatti trasmessa su Rai 3, a partire dalle 16,55 ora italiana, e fino al Tg delle ore 19. Una scelta che valorizza lo sforzo di Rai Sport e punta a “trainare” anche sul versante degli ascolti le giornate di gare. La diretta su Rai 3 rappresenta una novità anche rispetto all’esperienza di Londra 2012, quando la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi su trasmessa in diretta dalla Rai solamente su Rai Sport 1. (ska – RS))
Lascia un commento