Cercate manufatti in lana belli e originali? Potete chiedere a Giovanni… Il suo indirizzo? La stazione Centrale di Milano. Giovanni infatti è un “magliaio di strada”, una figura professionale inedita nata per necessità. Ne parla un articolo di Tony Maraviglia pubblicato da Scarp de’ tenis. Giovanni, 60 anni, romeno, non avrebbe mai immaginato di lavorare a maglia on the road in uno stato straniero. La sua storia da immigrato parte negli anni ’90 quando la caduta del socialismo e la chiusura delle fabbriche di stato lo costrinsero a venire in Italia. A Milano ha trovato quasi subito lavoro in una tessitura alle porte della città e per una decina di anni è andato tutto bene. Ma poi è arrivato il 2008, la crisi, la diminuzione del lavoro e infine, la strada. L’idea di lavorare la lana per sopravvivere senza chiedere l’elemosina, Giovanni l’ha avuta con l’arrivo dei primi freddi. “Ho pensato che se avevo freddo io, lo avevano pure gli altri – racconta nell’articolo – Così ho investito qualche centinaio di euro in materiale: lana, ferri, uno sgabello. E mi sono piazzato in un angolo della stazione Centrale, iniziando a sferruzzare con una certa abilità”. Superando le iniziali diffidenza della gente, a poco a poco, Giovanni ha cominciato ad avere degli estimatori. “Adesso sono qui quasi tutti i giorni – racconta: – facendo qualcosa il tempo passa, non mi annoio e non penso ai problemi”. Le sue realizzazioni spaziano dai copriletti alle calze e gli permettono di guadagnare il necessario per vivere. Lo aiuta anche la moglie che contribuisce al budget familiare aiutando gli anziani e svolgendo lavori domestici. Insieme riescono a mettere insieme pranzo e cena e a pagarsi l’affitto di un appartamento fuori Milano.
Giovanni per sopravvivere confeziona manufatti originali
Cercate manufatti in lana belli e originali? Potete chiedere a Giovanni… Il suo indirizzo? La stazione Centrale di Milano. Giovanni infatti è un “magliaio di strada”, una figura professionale inedita nata per necessità. Ne parla un articolo di Tony Maraviglia pubblicato da Scarp de’ tenis. Giovanni, 60 anni, romeno, non avrebbe mai immaginato di lavorare […]
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