Riforme: Storace, Renzi sempre più un autentico imbroglione mediatico

“Finalmente gli stanno facendo tana. Che Matteo Renzi sia un autentico imbroglione ormai lo scoprono tutti gli italiani ogni giorno che passa. Ci preoccupavano gli attestati di simpatia che gli venivano finora tributati pure da Berlusconi, ma credo che ormai anche per il leader del centrodestra sia evidente la manfrina di un premier che ha […]

Francesco-Storace“Finalmente gli stanno facendo tana. Che Matteo Renzi sia un autentico imbroglione ormai lo scoprono tutti gli italiani ogni giorno che passa. Ci preoccupavano gli attestati di simpatia che gli venivano finora tributati pure da Berlusconi, ma credo che ormai anche per il leader del centrodestra sia evidente la manfrina di un premier che ha la pretesa di ingannare tutti senza pagare dazio. Renzi pensa di poter comprare il consenso di qualche milione di italiani a ottanta euro al mese; giura di risolvere i problemi del lavoro mettendosi sotto l’ombrello della Cgil; ma raggiunge la massima espansione della faccia tosta quando si esibisce sul versante riformatore. Sta dicendo una bestialità dopo l’altra per finire con l’ultima pagliacciata di ieri, come l’ha giustamente bollata Giorgia Meloni. Nel suo comporre e scomporre il Senato alla ricerca di una maggioranza parlamentare, Renzi se ne è uscito trovando la “soluzione”: i senatori – non si sa quanti – saranno decisi dalle regioni, ma non si sa neppure come. “Ogni regione si farà rappresentare a palazzo Madama con le modalità che sceglierà”. Quindi, il Lazio potrà mandare tutte donne, la Lombardia omaccioni; la Campania giovinetti e la Liguria anziani. Una regione magari li sceglierà con voto proporzionale, un’altra con la maggioranza del consiglio. E così via dicendo. Un Senato fai da te, una specie di self service istituzionale, oggettivamente non si era ancora mai sentito nel pur ricchissimo dibattito costituzionale. Ma questo viene dalla pochezza del tempo che scorre. Del resto, la bozza riformatrice prodotta in origine dal governo Renzi e dalla sua bella Boschi ha previsto addirittura un numero di senatori nominato dalle regioni a prescindere dalle proporzioni numeriche riferite agli abitanti: Sicilia e Molise pari sono…. Poi, resta l’anomalia democratica, perché i senatori non devono essere eletti dai cittadini. Questa e’ una fissazione di Renzi, che Berlusconi farebbe bene a togliergli dalla testa. Se il premier crede davvero che nelle regioni si annidano tante piccole caste, perché far eleggere dai quei consigli i senatori e non direttamente dal popolo sovrano e’ un altro mistero glorioso di questa Repubblica. Questo presidente del consiglio che passa le sue giornate in televisione ormai campa solo di spot. Ma è grave che accada anche quando si cimenta con la Costituzione e le riforme che devono essere calate sul Parlamento e nella società. Da un giovane premier ci saremmo aspettati più slancio, ad esempio, su una scelta di tipo presidenzialista, ma da questo orecchio non ci sente il suo partito. In quel caso gli farebbero tana i suoi compagni. A questo punto, c’è da fare una sola proposta seria per il Senato: abolirlo e non se ne parli più. Lo sostengono i più autorevoli parlamentari di Forza Italia e soprattutto milioni di cittadini. Fatelo, voi che potete”. Lo scrive stamane il leader de La Destra, Francesco Storace, sul sito del partito e sull’editoriale de Il Giornale d’Italia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *