Caso Aldrovandi, Antigone: “Cosa indegna, che dà un’idea feudale del lavoro di polizia”

“Una cosa indegna, che dà un’idea feudale del lavoro di polizia”. Così il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, commenta la vicenda dell’applauso degli aderenti al sindacato del Sap agli agenti condannati per l’uccisione del diciottenne Federico Aldrovandi, nel corso del congresso nazionale del Sindacato autonomo di polizia. ”La risposta a vicende come questa – continua […]

Aldrovandi“Una cosa indegna, che dà un’idea feudale del lavoro di polizia”. Così il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, commenta la vicenda dell’applauso degli aderenti al sindacato del Sap agli agenti condannati per l’uccisione del diciottenne Federico Aldrovandi, nel corso del congresso nazionale del Sindacato autonomo di polizia.
”La risposta a vicende come questa – continua Gonnella – deve essere sicuramente di solidarietà umana alla madre del ragazzo, come fatto dal premier Renzi, ma deve essere anche una risposta istituzionale!”. Da qui il richiamo diretto alla necessità che l’Italia si doti di una legge contro il reato di tortura.
“L’Italia è in ritardo di ben venticinque anni rispetto agli obblighi che ha assunto con le Nazioni Unite – commenta il presidente di Antigone -. Quasi tutte le democrazie si sono adeguate, l’Italia no. L’Italia non ha ancora il delitto di tortura nel codice penale. Tutto ciò ci pone ai margini della comunità internazionale. In autunno saremo giudicati dal Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu e questo sarà un tema decisivo”.
E aggiunge: “Sulla piattaforma change.org abbiamo raccolta in meno di una settimana oltre 10 mila firme a sostegno della legge che proibisca la tortura. L’appello è stato firmato da scrittori (Camilleri, De Luca, Carlotto), da intellettuali (Eligio Resta, Luigi Ferrajoli), da politici con proprie testimonianze video (Gennaro Migliore di Sel, Laura Coccia del Pd, Federica Daga del M5S)”.
Il testo, approvato al Senato, ora pende alla Camera. “Non è il migliore dei testi possibili. Il delitto è considerato quale un delitto generico – conclude -. Speriamo comunque venga approvato subito e senza ulteriori sbandamenti o annacquamenti. Per troppo tempo vi è stata l’opposizione da parte delle forze di Polizia le quali non capiscono che la proibizione della tortura è anche una forma di tutela del lavoro delle tante persone che svolgono legalmente le funzioni di polizia”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *