Corpo Forestale dello Stato: Pezzopane, un’interpellanza per scongiurare la chiusura dei reparti

Un’interpellanza parlamentare per chiedere al governo di sospendere immediatamente la chiusura dei reparti del Corpo Forestale dello Stato in Abruzzo e in provincia dell’Aquila, almeno fino alla conclusione della campagna antincendio boschivo 2014, per rivedere il progetto di riordino del CFS, soprattutto in quei territori dove risulta maggiormente impattante, come la provincia dell’Aquila. A presentarla […]

pezzopaneUn’interpellanza parlamentare per chiedere al governo di sospendere immediatamente la chiusura dei reparti del Corpo Forestale dello Stato in Abruzzo e in provincia dell’Aquila, almeno fino alla conclusione della campagna antincendio boschivo 2014, per rivedere il progetto di riordino del CFS, soprattutto in quei territori dove risulta maggiormente impattante, come la provincia dell’Aquila.
A presentarla è la senatrice Stefania Pezzopane, che si dice contraria allo smantellamento di molti coordinamenti distrettuali nell’aquilano.
“Alla luce di questa ristrutturazione- dichiara la senatrice- in provincia dell’Aquila si passerebbe da 31 comandi di stazione a 19, vale a dire un disastro totale, mentre nella altre province abruzzesi si confermerebbe una situazione già critica di carenza di organico.
Pare che la chiusura di ben 12 Comandi Forestali, più altre quattro strutture operative (in totale 16 reparti) nella sola provincia dell’Aquila debba attuarsi entro questo mese. Tutto ciò avviene proprio a ridosso della prossima stagione estiva, quando il CFS è impegnato in prima linea nel contrasto degli incendi boschivi. Ricordiamo tutti il notevole contributo della Forestale nei tragici incendi degli anni passati. La chiusura di 16 reparti in provincia dell’Aquila espone il territorio ad altissimi rischi.
E’ impensabile presidiare con 85 unità di personale un territorio come quello aquilano, che vede nel proprio comprensorio, l’esistenza di ben 3 Parchi Nazionali ed 1 Parco Regionale che vanno ad assorbire da soli quasi la metà del personale attribuito all’intero ambito regionale. A stento e con le lacune che tutti conosciamo, si riesce a lavorare con l’organico attualmente in forza”.

 

Foto: Manuel Romano

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