E’ stato consegnato quest’oggi a Carlo Ancelotti il Premio “Enzo Bearzot”, riconoscimento dedicato agli allenatori di calcio italiani, promosso dall’Unione Sportiva Acli dal 2011 con il patrocinio della FIGC e del CONI. La consegna del premio, giunto ormai alla quarta edizione, è avvenuta nel corso di una cerimonia che si è svolta presso il Salone d’Onore del CONI a Roma. Il tecnico del Real Madrid succede nell’albo d’oro del prestigioso riconoscimento a Vincenzo Montella, Walter Mazzarri e Cesare Prandelli vincitori delle prime tre edizioni.
Questa la motivazione del Premio:
“E’ tra i pochissimi uomini di calcio ad aver conquistato sia da giocatore che da allenatore la Coppa dei Campioni e il Mondiale per club. Ha anche vinto dalla panchina, i titoli di Campione d’Italia, di Inghilterra e di Francia. Ma questa carriera di straordinari successi è stata costruita senza mai perdere quel tratto di umanità e simpatia che fanno di Carlo Ancelotti una rara eccezione nel panorama dei top trainer mondiali. La bonomia e il tratto da buon padre di famiglia gli hanno consentito di tenere sempre in pugno i giocatori alle sue dipendenze, costruendo gruppi coesi, senza dover ricorrere ad atteggiamenti da sergente di ferro. Una caratteristica che avvicina il tecnico di Reggiolo alla figura dell’allenatore che lo fece esordire in Nazionale il 6 gennaio del 1981; proprio Enzo Bearzot cui è dedicato questo premio, che per il 2014 viene assegnato a Carlo Ancelotti”
Carlo Ancelotti, cinque volte Campione d’Europa nella sua carriera (da pochi giorni con il Real Madrid, 2 volte da giocatore e 2 volte da allenatore con il Milan), è stato al centro delle dichiarazioni importanti rilasciate oggi dal presidente del CONI, Giovanni Malagò: “Viva una persona come Carlo Ancelotti, che riesce a coniugare i valori della vittoria della Champions, che è come una medaglia d’oro alle Olimpiadi, e incarnare valori del sociale di cui abbiamo molto bisogno”.
Il tecnico emiliano ha poi ricevuto il plauso del presidente della Figc Giancarlo Abete: “C’è stata unanime condivisione su questa scelta da parte della giuria. Ero sabato a Lisbona e sono tornato ancora con maggiore soddisfazione. Una giornata che premia una persona come Ancelotti, di grande qualità personale e un grandissimo stile comportamentale. Ancelotti è sempre stato legato alle istituzioni e, in qualsiasi tipo di attività ha svolto, da giocatore e da allenatore, ha sempre dimostrato di avere una fortissima autonomia, personalità e capacità gestionale, oltre al rispetto per le istituzioni”.
“La storia di Ancelotti – ha concluso il presidente federale – parla da sola. Ha vinto cinque volte la Champions League, due da giocatore e tre da allenatore. Sono certo che scriverà ancora pagine importanti e sono certo anche che otterrà vittorie con altre squadre, non solo con il Real Madrid. Questo non è un augurio, ma quasi una convinzione”.
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