Ospite della seconda giornata di lavori della 9° Conferenza Regionale Europea della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa il sen. Mario Monti, intervenuto sul tema “La crisi come opportunità”. “Ogni coordinamento internazionale – ha detto rivolgendosi alle 53 delegazioni provenienti dall’Europa e dal centro Asia – richiede la condivisione di alcune quote parte di sovranità nazionale. Alcuni paesi preferiscono mantenere la sovranità piuttosto che esercitarla insieme ad altri”. “In Italia abbiamo dovuto affrontare una crisi grave nel 2011. Oggi il nostro è un paese stabile a cui a volte piace cambiare governo. In questo ultimo ciclo le
facce sono state via via più giovani. A partire da me… che nel 2011 avevo due anni in meno. Poi Enrico Letta ora Matteo Renzi che non ha neanche 40 anni ma è un leader molto importante. Tutti hanno lavorato in maniera coerente rispetto alla crisi economica. L’Italia però ha ancora compiti da fare per il recupero della recessione e per guadagnare la fiducia dei mercati finanziari. L’ Italia è l’unico paese in Europa del Sud che è uscito dalla crisi finanziaria senza aiuto da parte dell’Europa o del Fondo Monetario Internazionale. Ora è l’unico paese dell’Europa del Sud fuori dalla procedura di eccesso di deficit. Ricordo quando i cattivi studenti eravamo noi”. “La crisi ha coinvolto anche voi della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Le disuguaglianze sono aumentate a causa della iniqua distribuzione della ricchezza. I paesi per poter rispettare i requisiti finanziari hanno ridotto deficit ritoccando pesantemente le spese sociali. La situazione delle famiglie indigenti è peggiorata. In questa situazione il vostro lavoro nelle zone di guerra e in favore dei più deboli è diventato più difficile e quindi ancora più meritevole. Grazie”.
Crisi, Monti: “Disuguaglianze aumentate per la iniqua distribuzione della ricchezza”
Ospite della seconda giornata di lavori della 9° Conferenza Regionale Europea della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa il sen. Mario Monti, intervenuto sul tema “La crisi come opportunità”. “Ogni coordinamento internazionale – ha detto rivolgendosi alle 53 delegazioni provenienti dall’Europa e dal centro Asia – richiede la condivisione di alcune quote parte di sovranità nazionale. Alcuni paesi […]
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