Scontro tra Pd e Sel sull’uso terapeutico della cannabis, argomento oggi di una commissione in Regione. L’obiettivo principale della proposta di legge, proposta dall’ex Idv Franco Grillini, e’ “rendere disponibile ai pazienti, unicamente nel loro interesse, un farmaco a costo piu’ basso e nel minor tempo possibile”. Lo strumento per raggiungerlo e’ invece, secondo il relatore, “un accordo con l’Istituto farmacologico militare e il Centro superiore di ricerca di Rovigo per la fornitura del principio attivo, cosi’ da evitare gli ordini all’estero, che allungano le tempistiche e fanno lievitare i costi”. Il progetto di legge e’ trasversale (e’ stato sottoscritto da consiglieri del gruppo Pd, Fds, Sel-Verdi, Idv, M5s e dall’ex M5s Giovanni Favia) ma in commissione non sono mancati distiguo.
“Gia’ dieci Regioni italiane, di ogni colore politico, hanno normato la materia, che e’ bene ricordare riguarda unicamente i farmaci e non e’ affatto una discussione ideologica sul proibizionismo e l’antiproibizionismo”, ha detto Grillini, come riferisce una nota della Regione. Secondo la consigliera Udc Silvia Noe’, invece, c’e’ il rischio di “dare la falsa idea all’opinione pubblica che la cannabis possa essere un farmaco, quando invece il suo uso e’ utile solo in pochissime situazioni specifiche. Potevamo cogliere l’occasione per dare indicazioni piu’ chiare su quali patologie trattare- afferma la consigliera- cosi’ da non gravare ancora di piu’ sui medici, invece ci esponiamo alla deriva di usi discriminati, per fortuna ci sono stati alcuni adeguamenti di buonsenso rispetto al primo testo ma, per fare un esempio, manca ancora una specifica sulla non cedibilita’ a terzi del prodotto”.
Ma anche secondo Marco Barbieri (Pd) “ci sono molti elementi che lasciano perplessi, c’e’ troppa enfasi sull’autarchia farmacologica e sull’approvvigionamento, non vorrei che l’idea di fondo, piu’ o meno esplicita, fosse voler permettere la coltivazione di cannabis in Italia”. Andrea Pollastri (Fi) e’ intervenuto per chiedere chiarimenti sulla situazione normativa nelle Regioni italiani che hanno gia’ adottato leggi analoghe e sulla legislazione “dei paesi europei confinanti con l’Italia”.
Gian Guido Naldi (Sel), partendo da una “esperienza personale, o per meglio dire familiare, che mi ha mostrato l’importanza dell’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per alleviare il dolore durante i cicli di chemioterapia”, ha parlato, in merito all’intervento di Barbieri, di “considerazioni ipocrite e ideologiche”.
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