“A L’Aquila e nel cratere chiamiamo le cose con il loro nome. Questa è emergenza sociale gravissima. L’Italia se ne renda conto una volta per tutte”.
Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, che esprime piena solidarietà al sindaco dell’Aquila, agli assessori e ai dirigenti chiamati in causa dalla Corte dei Conti per la questione degli sfratti dal progetto CASE e MAP.
“Invito tutti ad una seria riflessione- prosegue la senatrice- Cosa avrebbero dovuto fare il sindaco e gli assessori di fronte all’emergenza sociale che si è aggravata drammaticamente dopo il terremoto? Avrebbero dovuto mettere in mezzo alla strada famiglie disagiate, che non hanno più casa e lavoro? O farle dormire sotto i ponti? Stiamo parlando di fragilità gravissime, di famiglie con bambini o con anziani a carico, che non ce la fanno a sbarcare il lunario.
Lo so bene perché quando ero assessore alle Politiche Sociali del Comune, ho seguito personalmente centinaia di casi di questo genere. Abbiamo fatto il possibile per assicurare un tetto, perché il dovere di un amministratore è soprattutto quello dell’assistenza. È questo l’unico “tornaconto” che ha mosso l’Amministrazione in questi drammatici cinque anni.
A queste persone va assicurato una sistemazione decorosa.
Vanno fatti poi dei distinguo, perché ci sono anche famiglie morose, che pur potendoselo permettere non assolvono ai loro doveri, il pagamento di un fitto o delle bollette. Niente sconti per furbi e disonesti. Al contrario. Le autorità devono supportare l’Amministrazione a far rispettare la legge e a pretendere il pagamento.
E’ una situazione paradossale quella che si è creata nel comune dell’Aquila. Mai in nessuna emergenza sono stati realizzati alloggi, dove poi si è dovuto apporre una sorta di contributo per le manutenzioni onerosissime di questi alloggi.
L’amministrazione contemporaneamente dovrebbe espellere famiglie morose e poi ospitarle in altro tipo di alloggio perché ha obbligo di assistenza le famiglie con minori. Sono vicina al Sindaco e a tutti i suoi collaboratori. Sto preparando un’ interrogazione parlamentare per sapere dal ministro dell’Interno chi assicurerà l’ordine pubblico in caso di evacuazione coatta degli alloggi morosi.”
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