L’Aquila, Consulta giovanile. Di Giovambattista: “Non sarà organismo politico”

“L’attacco del consigliere Ferella durante la seduta consiliare odierna, oltre che vile nella forma, essendo stato condotto in mia assenza, è del tutto strumentale e infondato, come sa bene lui stesso”. È quanto ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e giovanili Emanuela Di Giovambattista, a seguito dell’intervento del capogruppo di Tutti per L’Aquila Daniele Ferella, […]

di giovambattista“L’attacco del consigliere Ferella durante la seduta consiliare odierna, oltre che vile nella forma, essendo stato condotto in mia assenza, è del tutto strumentale e infondato, come sa bene lui stesso”.

È quanto ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e giovanili Emanuela Di Giovambattista, a seguito dell’intervento del capogruppo di Tutti per L’Aquila Daniele Ferella, che aveva lamentato disattenzione per la sua proposta di Consulta giovanile e stigmatizzato l’assenza dell’assessore dall’Aula.

“La mia assenza – ha proseguito l’assessore – era dovuta a impegni improrogabili, come ho spiegato per tempo al presidente Benedetti. Quanto al merito della questione, ricordo a Ferella che quella dell’istituzione di una Consulta giovanile è una mia proposta, sulla quale lui si è inserito. Da parte mia, mi ero anche detta disponibile ad una proposta condivisa, cosa poi vanificata dall’ansia mediatica del consigliere che, senza coinvolgermi, convocò una conferenza stampa per presentare la sua proposta. La mia idea di Consulta, frutto di una concertazione e di un serrato confronto con i giovani, era, peraltro, molto diversa. Ho sempre ritenuto, infatti, che dovesse essere un organismo non politicizzato e non controllato dalla politica, laico e indipendente, per evitare di trasformarlo in un triste e inutile surrogato delle sezioni giovanili di partito. L’idea di Ferella, che andava in tutt’altra direzione, dal momento che prevedeva l’elezione dei suoi componenti addirittura da parte dei consiglieri comunali, è stata completamente respinta nel corso degli incontri tenuti a febbraio con le associazioni giovanili. Dunque non sono stata io a bocciarla, ma i giovani e la città, dalla quale evidentemente è lui, e non io, a stare lontano. Nonostante questo ho deciso comunque di tenerla in considerazione, al pari delle altre che sono pervenute. C’era, tuttavia, un passaggio importante da compiere. Ritengo giusto, infatti, ascoltare i giovani, capire se quello della Consulta sia un bisogno reale e, se sì, quale sia la loro idea rispetto alla natura e alla composizione di questo organismo. Anche in questo caso la proposta ha incontrato il plauso delle associazioni e dei rappresentanti dei ragazzi e, pertanto, insieme con il collega di giunta Fabio Pelini, abbiamo stabilito di avviare, dal 1 settembre, un percorso partecipativo costituito da incontri e dibattiti. Percorso durante il quale, ribadisco, verrà tenuta nella debita considerazione, al pari delle altre, anche la proposta di Ferella. Se, dunque, il suo attacco personale è dovuto ad una sorta di frustrazione per una presunta mancanza di interesse, e non mi vengono in mente altre motivazioni, credo che il consigliere Ferella – ha concluso l’assessore – possa stare sereno e continuare a parlare, in mia assenza, con la stessa rispettosa deferenza che mi usa a tu per tu e con la stessa educazione che gli uso io”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *