si tolga la patente agli anziani e la si ceda ai quattordicenni.
Deve essere il troppo caldo, è assodato l’aumento dei fatti di sangue, e dunque si possono spiegare anche le assurdità di cui al titolo.Ne enumero alcune ragioni:
- anche gli anziani non sono cloni (parlo degli ultra ottantenni), alcuni sono lucidi, ad es. il Presidente della Repubblica, altri no, la maggioranza quando gli occorre o quanto alla propria esperienza lavorativa o di vita;
- obiezione: i riflessi, l’attenzione, la conoscenza e memoria della segnaletica, la nozione dell’ingombro del veicolo nelle manovre etc. sono un’altra cosa. Risposta: questi accertamenti non sono di competenza medica, devono essere vagliati al volante;
- non risulta che la massiccia moria giovanile su strada sia dovuta agli anziani:
- va commisurato l’uso che l’anziano fa dell’auto: se gli serve per la sopravvivenza (andare al vicino supermercato o alla farmacia o dal medico della ASL ) è un fatto, se l’adopera per viaggi di lunga percorrenza autostradale è un altro fatto e se ha la pretesa di fare…il tassista è altro ancora;
- privare l’anziano dell’auto per la stretta sopravvivenza significa condannarlo a morte. Infatti non tutti possono affrontare un trasloco se del caso, o pagarsi ogni volta un taxi, e per tutti un cambiamento di abitudini risulta una calamità sconvolgente. Per chi continua a adoperare l’auto anche su strade di veloce percorrenza è possibile prevedere un distinguo tra persona e persona, prevedere cioè limitazioni di varia misura, come l’ interdizione delle autostrade, l’obbligo di percorrenza soltanto nella corsia a bassa velocità, il divieto di sorpasso, il divieto di guida nelle ore serali e notturne, e così via – sempre tenendo presente che la patente è un diritto e non una concessione – infine la clausola che venga ritirata la patente agli anziani e ai non anziani indifferentemente, in caso di reiterata dimostrazione di pericolosità alla guida;.
- Ma per i giovani? Quali limitazioni sono da contemplare per calmierare l’intemperanza e la mancanza d’esperienza di guida tipica dell’età? Nessuna?! Gli si offre la licenza di uccidere e di suicidarsi senza argini di sorta o basta per pacificarsi che si privi della patente indiscriminatamente gli anziani? E perché solo la patente e non la cucina a gas, l’uso delle bombole o il troppo lento attraversamento delle strade sia pure sulle strisce ciò che irrita molto gli automobilisti più o meno giovani? E perché non si pongono limiti d’età anche all’elettorato passivo che offre a un vegliardo, in Parlamento e al Senato, il potere di vita o di morte altrui e di pesare quanto a felicità o infelicità nella vita di tutti i cittadini (dichiarazione di guerra, leggi inique, politiche inadeguate)? In una parola, se proprio si vogliono ghettizzare gli anziani allora o tutti o nessuno.
- Infine attenzione alle Commissioni mediche giudicanti, sono privi di regole e non hanno controlli di sorta, sono feudi nei quali l’utente dipende passivamente dalla fortuna o sfortuna d’imbattersi in una Commissione medica equilibrata e rispettosa dei diritti umani o dell’esatto contrario;
- Lasciare che l’anziano abbandoni gradualmente la guida dell’auto come in genere avviene, senza sottoporlo agli inimmaginabili traumi …da Commissione medica inquisitoria, senza una particolare motivazione ma solo sul connotato dell’età.
Conclusione, lasciamo trascorrere l’estate, a mente più… fredda riprendiamo il discorso ma con più prudenza ed equanimità. Le diverse età sono stagioni da vivere più o meno da tutti ognuna con i suoi pregi e le sue manchevolezze.
Gestiamole con reciproca tolleranza.e paziente cautela.
Gloria Capuano
Chi ne vuole sapere di più può consultare alcuni miei articoli sull’argomento in pubblicazioni cartacee (“Giornalismo di Pace”, Chillemi editore).
Bello questo articolo “ironico”!!!
La mia opinione è che ci sono anziani e anziani. Così come ci sono giovani e giovani. Fare tutt’un fascio è sbagliato.
Occorrono regole che siano rispettate. Il problema è che ad alcuni automobilisti le patenti (ed i rinnovi) vengono rilasciate da con agenzie di pratiche automobilistiche che “neanche vedono fisicamente” il committente, ma solo compilando i moduli.
Qualche volta si scopre così che falsi guidano regolarmente da anni, che chi ci vede poco niente non ha l’obbligo di portare alla guida gli occhiali, etc…)