In moltissimi sindaci hanno risposto all’appello del Sindaco Sergio Pirozzi che ha convocato gli “Stati Generali dei Comuni Dimenticati sulla Sanità” per sabato 11 ottobre ad Amatrice (AQ).
E’ evidente che il problema è sentito, non ha colore e che i tagli alla Sanità Pubblica nelle aree marginali hanno colpito tutta l’Italia.
Lettere di sostegno all’iniziativa sono giunte da ogni parte del Paese, e saranno presenti ad Amatrice i Sindaci di alcuni comuni della Toscana, Emilia, Abruzzo, Marche, Calabria, Sicilia e Sardegna, oltre che una folta rappresentanza di sindaci del Lazio, in alcuni casi accompagnati dai Comitati civici in difesa della Sanità Pubblica.
Interverranno all’incontro anche i presidenti di Uncem Lazio e Uncem Toscana. E’ inoltre prevista la presenza della Diocesi di Rieti, che sostiene l’iniziativa.
L’iniziativa vuole essere un momento di condivisione di problemi comuni e soprattutto di proposte per far sentire forte e chiara la voce di chi troppo spesso viene relegato in un angolo. In un panorama politico nazionale in cui anche nelle elezioni provinciali il voto dei piccoli comuni viene fagocitato dai grandi numeri delle città, c’è bisogno di costruire una rete di Sindaci che possa creare legami, conoscenze e competenze in grado di opporsi al predominio di questa politica cieca dei tagli e dei numeri.
I numeri sembrano guidare ogni scelta. I numeri e le statistiche sono diventati i nostri tiranni. Quei numeri che non potranno mai rendere giustizia alle persone né ai territori che custodiscono le ricchezze e che affrontano le difficoltà dell’Italia minore.
Unisce questi Sindaci l’idea che i cittadini siano persone, non numeri. Vogliono provvedere ai giovani e ai bambini che crescono “qui e ora” nei loro piccoli comuni in modo da costruire per loro un “qui nel futuro”. C’è bisogno quindi di progettare, ma prima di tutto di preservare ciò che è essenziale: sanità, istruzione, ambiente e lavoro. Niente più deve essere portato via.
Un modo concreto per proteggere queste terre tanto fragili è la proposta che il sindaco Pirozzi farà all’assemblea di sabato: pensare ad un’associazione di Comuni e Comitati uniti in uno Statuto con intenti condivisi, che permetta di ottenere audizione alla Conferenza Stato-Regioni e alle Regioni stesse e fare arrivare così le istanze di chi numero non vuol diventare.
La richiesta principale è tanto sensata quanto semplice: nelle aree disagiate (montane, insulari, periferiche) in cui la vastità del territorio, le distanze e la viabilità incidono pesantemente sui tempi di percorrenza e di intervento, devono essere garantiti presidi ospedalieri con attività di Pronto Soccorso che rendano possibile il rispetto dell’ora d’oro e della catena dell’emergenza-urgenza. L’elisoccorso non deve sopperire un ospedale in loco, perché l’elicottero evidentemente non può volare in determinate condizioni metereologiche.
Questo è un punto fermo sul quale non ci può essere negoziazione perché equivarrebbe a mettere a rischio la vita dei cittadini. La presenza del Pronto Soccorso nei territori disagiati deve essere garantita in ogni regione d’Italia.
Il “G30 dei Comuni Dimenticati”, che quest’anno si è riunito ad Amatrice, potrà incontrarsi l’anno prossimo in un’altra città italiana e di nuovo i Sindaci e i Comitati avranno l’opportunità di fare il punto della situazione, per non restare da soli.
Sabato gli amministratori invitati porteranno una cartolina della loro città. È solo l’inizio di un mosaico immaginario, ideato per restituire dignità e dare speranza alla nostra preziosa Italia minore. Un’occasione da non perdere che sarà possibile seguire anche in streaming collegandosi al seguente link:http://www.ilgiornaledirieti.it/stream.asp
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