“Il metodo ‘Rondine’ potrebbe essere esportato negli Stati Uniti e cerchiamo di inaugurare una collaborazione tra la Cittadella della Pace toscana e il sistema universitario americano”. È quanto ha detto questa mattina Miguel Humberto Díaz, Ambasciatore statunitense presso la Santa Sede durante l’incontro con il Presidente e alcuni studenti dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace, laboratorio di dialogo e convivenza che da oltre dieci anni si concretizza in uno Studentato Internazionale con giovani provenienti da aree in conflitto. Questi giovani convivono per alcuni anni in un borgo medioevale sull’Arno, in Provincia di Arezzo, e seguono un percorso di formazione alla pace e alla riconciliazione guardando al futuro e al rientro nei Paesi di provenienza: Medio Oriente, Balcani, Caucaso del Sud, Africa, Federazione Russa.
“Non esistono negli Stati Uniti esperienze simili al vostro Studentato” ha proseguito Díaz, che ha espresso un forte apprezzamento per l’originalità e l’efficacia della proposta di Rondine. Pur nell’America della multiculturalità e dell’integrazione il progetto formativo della Cittadella della Pace si candida ad essere studiato e messo in pratica anche in luoghi accademici degli Stati Uniti, come modello di un percorso di integrazione e convivenza.
Nel dare ampia disponibilità per future collaborazioni e sinergie con Rondine, il Presidente Franco Vaccari ha apprezzato “la grande sensibilità dell’Ambasciatore Dìaz – che apre nuove interessanti prospettive di sviluppo dell’Associazione – e il suo interesse verso le questioni che riguardano il futuro e la formazione dei giovani”.
La delegazione di Rondine ha poi consegnato all’Ambasciatore i frutti della Conferenza “Ventidipacesucaucaso”, organizzata dalla Cittadella lo scorso maggio a La Verna (Arezzo) come fulcro centrale dell’impegno che da anni l’Associazione mette nelle attività dirette a pacificare l’area caucasica, dalla quale provengono molti dei suoi studenti.
Il “Documento in 14 punti per la pace nel Caucaso”, scritto e approvato da oltre 150 partecipanti alla conferenza provenienti dal Caucaso del sud e dalla Federazione Russa, è stato ricevuto dall’ambasciatore che si è impegnato a darne diffusione anche presso i media americani. La disponibilità di Díaz va così a completare l’impegno per la diffusione e attuazione del documento già dimostrata dal Pontefice Benedetto XVI, dagli Ambasciatori in Italia di Armenia, Azerbjan, Georgia e Turchia, dall’On. Rosy Bindi, Vicepresidente della Camera dei Deputati, dal Vicepresidente del Senato On. Vannino Chiti, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On. Carlo Giovanardi, dal Presidente della delegazione parlamentare italiana presso l’Osce On. Riccardo Migliori e dal Nunzio Apostolico in Italia Giuseppe Bertello.
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