Congo: al via i giochi panafricani

Tutto è pronto per il via,in grande stile, agli XI Giochi panafricani che inizieranno il prossimo 4 settembre per chiudersi il 19 settembre. Sarà Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo, a ospitarli così come fece nel 1965. Le infrastrutture, i campi da gioco, lo stadio olimpico, 60mila posti a sedere, sono ultimati, così come il villaggio olimpico, e aspettano solo di ospitare gli 8000 atleti, provenienti da tutto il continente africano, che si contenderanno i titoli in palio nelle 22 discipline sportive, 2 delle quali paraolimpiche. Il paese è in fermento e migliaia di volontari, 6500, sono già pronti per far si che la manifestazione abbia il successo che merita. Cinquant’anni fa, durante la prima edizione, parteciparono 2500 atleti di 29 paesi, in questa edizione si è toccato il record: 8000.

L’edizione dei cinquantenario, come promettono gli organizzatori, sarà perfetta e che il Congo vuole fare le cose in grande e’ dimostrato anche dal fatto che lo stadio olimpico sarà inaugurato il 2 settembre con una partita di calcio dal sapore mondiale che sottolineerà anche le radice italiane della manifestazione. Quella sera infatti sul campo si affronteranno la nazionale congolese, i Diavoli rossi, e una squadra di “vecchie” glorie italiane, soprattutto quelle che alzarono la Coppa del Mondo nel 2006. Insomma un appuntamento da non perdere e, visto l’amore che nutrono i congolesi per il calcio italiano, lo stadio sarà colmo in ogni suo posto.

E poi partiranno i giochi panafricani. In testa al medagliere generale, nelle dieci passate edizioni, figura l’Egitto con 904 medaglie complessive e 373 ori, seguita dalla Nigeria con 836 medaglie di cui 303 ori, e sul gradino più basso del podio figura il Sudafrica con 509 medaglie, ci cui 198 ori. La Repubblica del Congo è al 20esimo posto con 23 medaglie, e solo un oro, ma c’è da crederci che l’orgoglio nazionale degli atleti congolesi, e visto che giocano in casa, farà salire il paese di qualche gradino nel medagliere generale. Le strutture sportive, poi, rimarranno alla città e il villaggio olimpico, in particolare, diventerà un campus universitario con facoltà prevalentemente tecnico-scientifiche.