Sabato 10 ottobre alle ore 12.30 presso il Caffe’Letterario “P. Barberini” di Pescara, avra’ luogo la presentazione del progetto di “Museo del Gusto delle Terre Pescaresi”, un nuovo spazio culturale ubicato nei locali del Museo delle Genti d’Abruzzo entro il quale si costituira’ un racconto della storia e delle tradizioni regionali a partire dalla riscoperta degli antichi sapori e dei prodotti tipici del territorio.
Il Museo del Gusto e’ stato concepito come una vetrina delle eccellenze enogastronomiche abruzzesi attraverso le quali si indagheranno le connessioni tra cibo, territorio e storia dando vita ad un coinvolgente percorso sensoriale di scoperta delle Terre d’Abruzzo. Il progetto, ideato dalla Fondazione Genti d’Abruzzo e promosso dalla Provincia di Pescara grazie al contributo della Regione Abruzzo, rientra in un piu’ ampio programma di costituzione di una rete regionale di musei e gallerie del gusto per valorizzare e promuovere il binomio prodotto-territorio mediante la creazione di itinerari enogastronomici e culturali. Al fine di mettere in risalto l’alta qualita’ dei servizi e delle produzioni abruzzesi sui mercati nazionali e internazionali, e’ prevista la realizzazione di una piattaforma commerciale digitale per la promo-commercializzazione dei prodotti tipici.
Al termine seguira’ un aperitivo-degustazione di prodotti delle Terre d’Abruzzo a Km zero curato dalla Scuola del Gusto Abruzzo. La presentazione del progetto di Museo del Gusto si inserisce entro la cornice del Festival delle Terre d’Abruzzo che avra’ luogo dall’8 all’11 ottobre, presso il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. L’evento ha l’obiettivo di portare all’attenzione del grande pubblico il racconto dell’identita’ rurale delle Terre D’Abruzzo attraverso un programma articolato di attivita’ tra esposizioni, eventi, show gastronomici, laboratori per le scuole e workshop. La manifestazione vuole essere un momento di divulgazione, formazione e scambio sulle principali tematiche inerenti la biodiversita’ delle aree rurali, le tecniche di produzione sostenibile e di conservazione delle varieta’, ma anche ricerca di possibili sinergie istituzionali e sociali per lo sviluppo agricolo sostenibile nelle zone interne, approfondimento culturale su tradizioni e civilta’ contadina e soprattutto incontro con gli agricoltori e gli allevatori, i veri custodi di questo ricco patrimonio agro-alimentare.
Lascia un commento