Minori, CamMiNo: “Deficiti tutela e istituti datati, normativa lacunosa”

I minori sono una realta’ variegata e composita di per se’, per le diverse eta’ (0-18) che costituiscono tappe diversificate di sviluppo nemmeno sempre omogenee tra di loro: necessitano di una particolare attenzione normativa ed applicativa per l’attuazione piena del loro diritto al pieno sviluppo psico-fisico. “Non e’ pero’ cosi’ nel nostro Paese – afferma […]

I minori sono una realta’ variegata e composita di per se’, per le diverse eta’ (0-18) che costituiscono tappe diversificate di sviluppo nemmeno sempre omogenee tra di loro: necessitano di una particolare attenzione normativa ed applicativa per l’attuazione piena del loro diritto al pieno sviluppo psico-fisico.
“Non e’ pero’ cosi’ nel nostro Paese – afferma la Presidente Nazionale della Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia e i Minorenni (CamMiNo) Avv. Maria Giovanna Ruo – che conta in questo settore anche varie condanne della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: molte le lacune dell’ordinamento, troppi i deficit di tutela. Basti pensare all’assenza di normativa per quanto concerne l’esecuzione in materia di affidamento o la assenza di previsione di tutela specifica per quanto concerne le positive relazioni del minorenne; il perdurante dualismo giurisdizionale contrario a ogni principio di ragionevolezza; l’assenza di una normativa processuale adeguata”.
“Accanto ai vecchi problemi- spiega l’Avvocato Ruo- ne insorgono costantemente di nuovi, portati sia da bio-tecnologie innovative che hanno modificato e stanno modificando le modalita’ di divenire genitori (si pensi alla procreazione medicalmente assistita eterologa o anche omologa per le problematiche alle quali puo’ dar luogo: ad es. scambio di embrioni) sia di prassi legittime in altri ordinamenti e nel nostro o non riconosciute (matrimonio omosessuale) o persino illecite (maternita’ surrogata) con l’emergere di nuove problematiche per i figli”.
“D’altra parte- continua Ruo- il nuovo concetto di responsabilita’ genitoriale, sancito dal legislatore solo nella recente Riforma sulla filiazione, aveva gia’ spinto la giurisprudenza e la spinge ancora, a costruire nuove frontiere a tutela dei diritti fondamentali della persona, come ad es. il danno da mancato da riconoscimento o il danno per aver negato il rapporto con uno dei due genitori (a seconda di chi sia l’autore dell’illecito)”.
Questa vasta e magmatica materia – che invoca prima di tutto la responsabilita’ del legislatore per adeguare gli strumenti normativi alle nuove domande di giustizia – sara’ motivo di riflessione del dibattito che si svolgera’ nel II gruppo tematico nell’ambito del congresso promosso da CamMiNo a Brescia sulle persone, relazioni familiari, responsabilita’ e danni.
“Incalcolabili infatti i danni – conclude la Presidente di CamMiNo -derivanti dai deficit di tutela nei confronti delle persone di eta’ minore e anche dei giovani adulti: incalcolabili quelli ricevuti dagli stessi minorenni e giovani adulti, cui – in situazioni familiari e di vita compromesse – e’ inibito il miglior sviluppo psico-fisico; incalcolabili i danni che la societa’ riceve da giovani con disagio inadeguatamente sostenuti e tutelati e da adulti problematici non correttamente formati da minorenni in ragione delle inadeguatezze di sistema”. (Dire)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *