“Se l’impatto della Legge di stabilita’ sulle Province non viene modificato in Senato, allora non possiamo piu’ garantirne l’attuazione della legge Delrio” . Lo ha dichiarato Antonio Di Marco, intervenendo all’Esecutivo dei Presidenti di Provincia tenutosi ieri a Roma. Il presidente della Provincia di Pescara, al suo rientro dall’esecutivo nazionale dell’UPI, nel corso del quale si e’ discusso della legge di Stabilita’ 2016/2018, non nasconde amarezza e pessimismo.
“Non possiamo piu’ garantire l’attuazione della Legge di riordino degli enti di area vasta, in quanto e’ innanzitutto il Governo a dimostrare di non crederci”. La legge di Stabilita’, infatti, prevede per le Province il taglio di 650 milioni di euro, a fronte di un trasferimento di 150 milioni di euro, mentre per le Citta’ Metropolitane i tagli previsti di 250 milioni di euro vengono reintegrati con parti trasferimento di fondi. Inoltre non vengono previste la razionalizzazione e la semplificazione del sistema degli enti strumentali, che avrebbero dovuto essere gestiti dalle aree vaste, ne’ viene introdotta la centrale unica di committenza.
Insomma, dalla lettura della Finanziaria, il Governo mostra di non credere affatto nel futuro delle Province e nella possibilita’ di trasformarle in Enti territoriali efficienti, mentre dimostra di tenere conto delle citta’ metropolitane, che rappresentano il 30% del territorio, contro il 70 che e’ ancora in mano alle Province. “Il Governo no da’ risposte a quanto da noi richiesto e per questo oggi abbaimo richiesto un incontro con il Presidente della Repubblica e i Presidenti della Camera e del Senato. Non solo. L’Upi – dietro mia proposta approvata all’unanimita’, fa sapere Di Marco – predisporra’ una mozione che inviata per approvazione a tutti i sindaci d’Italia. Vogliamo che la protesta parta dal basso, perche’ sia chiaro che con questo atteggiamento, incomprensibile, non si chiudono semplicemente le Province, ma si chiudono i servizi, si abbandonano le infrastrutture, le scuole e i cittadini”.
Alla luce di tutto questo appare ancora piu’ importante, proprio per il momento particolare che stanno vivendo le Province, l’incontro che si svolgera’ nella sala Tinozzi il 24 ottobre alle ore 10,30. Dal tema proposto in modo provocatorio: “Servono ancora le Province?” scaturira’ il dibattito sulle funzioni delle attuali Province, cui partecipano il presidente nazionale UPI, Achille Variati e il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Un incontro preparatorio alla conferenza nazionale Anci, in programma a Torino il 28, 29 e 30 ottobre, quando le Province italiane incontreranno il presidente dell’Anci Piero Fassino, e il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, ai quali si chiedera’ l’appoggio incondizionato ai presidenti delle 76 Province italiane nel difendere la sopravvivenza dei futuri Enti d’area vasta.
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